Riprendiamo da LIBERO di oggi, 17/01/2019, a pag.12 la breve "I muri sono utili, Trump li conta: al mondo sono 77".
Sono 77 i muri costruiti per delimitare le frontiere in tutto il mondo. I media, però, parlano e scrivono sempre solo del muro che divide Stati Uniti e Messico e di quello che segna per alcuni brevi tratti la linea di divisione tra Israele e i territori contesi, per esempio presso Betlemme, per evitare che cecchini terroristi continuassero a prendere di mira i civili israeliani. Un segno chiaro di ipocrisia, malafede e doppio standard di giudizio.
Ecco l'articolo:
Dalla Grande Muraglia cinese alle Mura vaticane, fino alle più recenti strutture difensive erette fra Israele e i territori palestinese, e fra l’Ungheria e la Serbia, lo scopo è chiaro: non consentire un’invasione nemica. L’America quindi è in buona compagnia, visto che «ci sono al momento 77muri rilevanti o significativi nel mondo, con 45 Paesi che progettano o costruiscono muri. In Europa, dal 2015, sono state costruite oltre 800 miglia (quasi 1.300 km) di muri. Ed è stato riconosciuto che tutti hanno avuto un successo vicino al 100%». Il riepilogo è opera del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che snocciola dati, su Twitter, per ribadire la necessità di costruire un muro al confine meridionale degli Stati Uniti.
Donald Trump
La costruzione, scrive il presidente, è indispensabile per «fermare il crimine». I 5,7 miliardi di finanziamenti,però, scatteranno solo sei Democratici voteranno a favore del provvedimento al Senato. Il braccio di ferro ha prodotto come effetto collaterale la paralisi dell’amministrazione pubblica: lo shutdown, in assenza di fondi federali, va avanti da 26 giorni, bloccando le attività del governo. «È sempre più ovvio che i democratici radicali siano un partito di confini aperti e crimine. Non vogliono avere nulla a che fare con la grande crisi umanitaria al nostro confine meridionale», dice Trump,concludendo il messaggio con l’hashtag #2020. L’opposizione, secondo il presidente, punta a catturare il voto delle comunità di immigrati negli Usa alle elezioni in programma tra due anni.
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