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Un calcio all'antisemitismo 16/01/2019

Due anni fa, all'epoca degli adesivi con Anna Frank, il presidente della Lazio affermò che Anna Frank era la figlia di Fantozzi, con una sparata di assai dubbio gusto. sempre due anni fa, sul Sito si Piazza Grande - un'associazione bolognese di soccorso ai senza fissa dimora - un giornalista paragonava i cartoni per terra degli homeless alle baracche di un certo posto maledetto della Polonia,dove è morto il nonno del dentista di fiducia. Penso che abbiate capito di che posto dannato di tratta.... Davanti a queste sparate, che vorrebbero essere solo spiritose, ed in realtà sono soltanto squallide, cosa vogliamo dire, a proposito dell'antisemitismo negli stadi?

Annarosa Berselli Bologna

Gentile Annarosa,
L'antisemitismo negli stadi, con striscioni indegni, esiste da anni e si ripete, se non ad ogni partita, quasi sempre. Cosa è stato fatto? Niente perchè manca la volontà di fermare le partite, di punire i fanatici, troppi soldi in ballo e di fronte al denaro tutto si ferma. Ricordo la tristemente famosa partita di basket a Varese di molti anni fa, credo nel 1979. All'epoca lo striscione era "Adolf Hitler ce lo ha insegnato, uccidere gli ebrei non è reato- 10, 100, 1000 Mauthausen", i "tifosi" erano arrivati allo stadio muniti di croci che poi si erano messi a sventolare urlando i loro slogan di morte. Non successe niente, alcuni dei fanatici finirono in tribunale, rilasciati immediatamente e tutto finì lì. Ricordo che l'allenatore del Maccabi, Berkowitz, fu colpito alla testa da una gallina morta e sanguinante. Era giovane e tornò a casa piangendo giurando che mai più avrebbe giocato a basket. Quest'atmosfera continua ancora oggi e finchè le società faranno finta di niente dicendo che sono ragazzate non ci sarà soluzione, purtroppo.
Un cordiale shalom
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=236&sez=120&id=73380


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