Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 11/01/2019, a pag.20, la breve "Una barriera alta otto metri separa le corsie per le automobili. L'Anp: 'Così si consolida l'apartheid' ".
Il motivo per cui la nuova strada a nord di Gerusalemme è protetta da una barriera alta 8 metri è semplice: per proteggere gli automobilisti da attentati che, in quella zona, colpiscono spesso i civili israeliani. Avvenire, al contrario, riprende in pieno la propaganda dell'Anp del "moderato" Abu Mazen e scrive di "apartheid", relegando solo in una breve riga la vera spiegazione, cioè che "Israele ha spiegato che si tratta di una misura di sicurezza". Una breve di propaganda che demonizza lo Stato ebraico, che non fa altro che difendersi, prevenendo per quanto è possibile in modo pacifico - per esempio con l'edificazione di barriere, come in questo caso - la violenza e il terrorismo arabi palestinesi. Ma l'odio contro Israele non ha limiti, in questo caso non si tratta di " fuoco israeliano " come avviene al confine con Gaza, ma per Abu Mazen conta poco, anche le misure di sicurezza, in difesa dagli attacchi palestinisti, diventano forme di apartheid. E Avvenire pubblica, oh se pubblica!
Ecco la breve:
Un tratto della strada con la barriera protettiva
A nord-est di Gerusalemme, in Cisgiordania, è stata aperta una strada di quattro chilometri dove i veicoli palestinesi sono separati da quelli israeliani da un muro alto otto metri. In Cisgiordania, rileva Haaretz, esistono già altre arterie riservate esclusivamente al traffico palestinese o a quello israeliano, ma in questo caso la suddivisione avviene lungo l'intero percorso della strada. Israele ha spiegato che si tratta di una misura di sicurezza. L'arteria 4370 passa nelle vicinanze della città-colonia di Maale Adumim. Faciliterà l'ingresso a Gerusalemme per gli israeliani che abitano negli insediamenti a sud di Ramallah. I palestinesi saranno indirizzati sul versante occidentale dell'arteria, che sfocia in un villaggio palestinese vicino a Gerusalemme Est. L'Autorità nazionale palestinese ha rilevato che l'arteria finirà per «approfondire il regime di apartheid in Palestina
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