Ofer Sachs a Torino: 'Israele e Piemonte alleati su aerospazio, auto e ricerca universitaria' Lo intervista Federico Callegaro
Testata: La Stampa Data: 11 gennaio 2019 Pagina: 45 Autore: Federico Callegaro Titolo: «'Israele e il Piemonte saranno alleati su aerospazio, auto e ricerca universitaria'»
Riprendiamo dalla STAMPA (cronaca di Torino) di oggi 11/01/2019, a pag.45 con il titolo 'Israele e il Piemonte saranno alleati su aerospazio, auto e ricerca universitaria' l'intervista di Federico Callegaroall’ambasciatore israeliano in Italia, Ofer Sachs.
Federico Callegaro
All’Università degli Studi di Torino arriva in visita l’ambasciatore israeliano in Italia, Ofer Sachs. Il suo viaggio in città, che complessivamente durerà tre giorni, ha avuto in programma anche una visita al polo di Biotecnologia di via Nizza. «Un incontro per pensare a nuove collaborazioni tra Israele e l’Università ma anche per consolidare quelle che già esistono e che porteranno a nuovi sviluppi commerciali per il territorio Piemontese», racconta l’ambasciatore.
L’Ambasciatore di Israele in Italia, Ofer Sachs
Ambasciatore, come mai una tappa all’Ateneo? «Perché sono qui anche per approfondire le cooperazioni accademiche e legate alla ricerca tecnologica tra i nostri due Paesi. Da questo tipo di rapporti possono nascere anche le basi per future cooperazioni industriali. Torino, quando si parla di industria, è il polo di un vitale ecosistema del settore e il nostro ufficio di Milano è sempre attivo anche in Piemonte». Eppure i progetti congiunti tra le università israeliane e quelle torinesi non sono una novità. «Già ora ci sono molte cooperazioni con l’Università di Torino e con il Politecnico. Cooperazioni che si concretizzano anche con un notevole scambio di studenti che dall’Italia vanno a studiare in Israele e viceversa. Ora, però, vogliamo fare un ulteriore passaggio e fare in modo che si creino anche master congiunti e occasioni di formazione superiori che mettano in contatto e facciano lavorare insieme i futuri leader delle nostre due economie». Lei ha un quadro complessivo dell’economia italiana, ma come giudica quella piemontese? «Un territorio leader in importanti settori. Questa mattina (ieri ndr) ho avuto un incontro con i vertici degli industriali per discutere di possibili accordi economici in settori come l’automotive e l’aerospaziale. Israele non costruisce automobili, quindi sono collaborazioni non competitive, ma possiamo dare una mano su tutte le sfide del futuro: dalle auto elettriche a quelle a guida autonoma». Ha in previsione altri incontri? «Devo incontrare anche la sindaca di Torino». Quali sono le aree di competenza che volete approfondire maggiormente con gli atenei e quali progetti del territorio vi interessano di più? «Le aree legate alle scienze, alle scienze dei materiali, all’autoveicolo. Se parliamo di progetti, invece, Parco della Salute è affascinante perché è un’operazione che unisce collaborazioni di pubblico e privato. Un approccio d’avanguardia che scommette su temi centrali per il futuro. Tutto quello che ruota intorno alla medicina, all’invecchiamento progressivo della popolazione ma anche alla necessità di fornire cure mediche direttamente a domicilio è una scommessa che tutti i Paesi devono affrontare. Un tema così importante che questa primavera proveremo a declinare anche in un convengo in Israele». —
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