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Zvi Mazel/Michelle Mazel
Diplomazia/Europa e medioriente
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Assad, questo eroe arabo dal sorriso così dolce... 03/01/2019

Assad, questo eroe arabo dal sorriso così dolce...
Commento di Michelle Mazel

(Traduzione dal francese di Yehudit Weisz)

A destra: Bashar Al Assad dipinge di sangue la Siria

https://www.jforum.fr/assad-ce-heros-arabe-au-sourire-si-doux.html

La Lega Araba è in procinto di organizzare un importante vertice economico tra il 19 e il 20 gennaio a Beirut, e la domanda che anima la stampa libanese e il mondo arabo è sapere se convenga invitare il Presidente Assad. La Siria era stata espulsa dalla Lega Araba nel novembre 2011 in seguito alla brutale repressione delle prime manifestazioni in quel Paese. Quindi, invitare Assad a rischio di indisporre la Lega Araba? E perché il Libano desidererebbe la partecipazione di Bashar Al Assad, l'uomo che molti sospettano di aver commissionato l'attacco che era costato la vita dell'ex Primo Ministro Rafik Hariri nel 2005? Dilemma crudele analizzato dal grande quotidiano libanese L'Orient-le Jour: "Se il Libano mandasse un invito alla Siria, e in particolare al regime al potere, violerebbe una decisione ufficiale della Lega. Ma se non lo facesse, aggraverebbe l'attuale crisi politica tra Libano e Siria, proprio nel momento in cui il Libano cerca di rimpatriare gli sfollati siriani, quelli che lo desiderano e che possono farlo, a casa loro e mentre ha un enorme bisogno della riapertura del valico di Nassib, tra la Siria e la Giordania, per poter vendere i suoi prodotti agricoli e industriali nel mondo arabo. " Argomentazioni convincenti. Saad Hariri, figlio della vittima, oggi lui stesso Primo Ministro, sarebbe pronto a stringere la mano, di fronte alle telecamere, alla persona responsabile della morte di suo padre "per il bene supremo del suo Paese"? Per quanto riguarda la Lega Araba, è opinione diffusa che non si opporrà all'arrivo di Bashar al-Assad a Beirut e che sarebbe addirittura pronta a dare un colpo di spugna e a reintegrare la Siria al suo interno. Baghdad, si dice, gioca il ruolo di mediatore; la rappresentanza del Bahrein a Damasco è di nuovo in funzione. Gli Emirati del Golfo hanno riaperto la loro ambasciata a Damasco dopo aver ricevuto il “via libera” dall'Arabia Saudita, sebbene avessero sostenuto a lungo i ribelli. Infine, anche l'Egitto appoggerebbe a quanto pare il ritorno della Siria. Il Presidente sudanese Omar el Bashir ha effettuato a dicembre una visita in Siria, messa in grande risalto sui media locali. Questo Presidente, fin dal 2009 è colpito da un mandato di arresto internazionale dalla Corte Penale Internazionale per crimini di guerra. Cosa che non gli impedisce di viaggiare in tutto il mondo e di partecipare alle riunioni della Lega Araba. Insomma, tutto suggerisce che il Presidente siriano sarà invitato. Colui che fu chiamato il boia di Damasco, l'uomo che non ha esitato a usare armi chimiche sul proprio popolo e a bombardare città e villaggi, colpendo senza scrupoli ospedali e scuole, il responsabile della morte di oltre 600.000 dei suoi cittadini; in breve, Bashar al-Assad, colui che ha gettato milioni di siriani sulle vie dell’ esilio e svuotato il vasto campo palestinese di Yarmouk dei suoi rifugiati, sarà accolto con un applauso dai suoi fratelli arabi a Beirut. Per il grande teatro dell'assurdo del mondo arabo, i 22 prìncipi e dignitari che rappresentano i Paesi della Lega araba si abbracceranno calorosamente prima di iniziare le loro discussioni, come di consueto, con una condanna definitiva dello Stato sionista e dei suoi crimini.

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Michelle Mazel


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