Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 02/01/2019 a pag.13 con il titolo "Dietrofront di Trump, via dalla Siria in quattro mesi" la cronaca di Francesco Semprini.
Francesco Semprini
Donald Trump ha concesso circa quattro mesi per il ritorno dei 2000 soldati americani dalla Siria, facendo così dietrofront dopo una valanga di critiche politiche e di moniti dei vertici militari sui rischi di un’uscita rapida dallo scacchiere siriano. Trump aveva annunciato il 19 dicembre che avrebbe tolto i soldati Usa dal terreno in 30 giorni. «Non ho mai detto che dobbiamo scappare via», ha affermato in un’intervista alla Fox News. E su Twitter ha evocato un rallentamento del ritiro assicurando che i soldati Usa continueranno a combattere quel che resta del Califfato.
Donald Trump
Trump aveva annunciato il ritiro dei militari Usa dalla Siria il 19 dicembre ma poi, in una visita a sorpresa a Natale alle truppe americane in Iraq, ha detto privatamente al comandante delle forze statunitensi in Iraq e Siria, il generale Paul J. LaCamera, che il Pentagono aveva diversi mesi per completare un ritiro sicuro e ordinato, secondo le fonti del New York Times. Gli stessi pianificatori militari hanno fatto sapere di aver bisogno di 120 giorni per programmare un ritiro che consenta di decidere quali equipaggiamenti spostare altrove, quali lasciare agli alleati o disattivare per impedire che finiscano nelle mani del governo siriano o dei suoi alleati russi e iraniani.
Sul terreno rimarranno comunque duecento soldati e Washington continuerà a gestire eventuali azioni anti terrorismo in Siria dalle basi dislocate in Iraq. Il Segretario di Stato Pompeo ieri ha rassicurato Netanyahu sul fatto che il ritiro delle truppe Usa «non cambia assolutamente niente» rispetto all’appoggio e alla protezione di Israele.
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