IC7 - Il commento di Davide Romano: Il re è nudo Dal 9 al 15 dicembre 2018
Testata: Informazione Corretta Data: 17 dicembre 2018 Pagina: 1 Autore: Davide Romano Titolo: «IC7 - Il commento di Davide Romano: Il re è nudo»
IC7 - Il commento di Davide Romano Dal 9 al 15 dicembre 2018
Il re è nudo
Ci vorrebbe un Hans Christian Andersen oggi per raccontare cosa è successo in Israele durante la visita di Salvini. Il leader leghista, dicendo che gli Hezbollah sono terroristi, ha fatto come il bimbo della fiaba "I vestiti nuovi dell'imperatore". Ovvero ha detto quanto nessuno aveva il coraggio di dire: "il Re è nudo". Nella fiaba, una volta che il bimbo rompe il conformismo con la sua innocenza, tutta la gente inizia a ripetere la verità enunciata dal bambino. Sono solo il Re e i suoi ciambellani a non potere ammettere quanto è sotto gli occhi di tutti: e dunque continuano imperterriti a procedere con l'imperatore nudo che si muove con i suoi fedelissimi che reggono uno strascico che sanno non esistere. Così D'Alema, da bravo ciambellano di Sua Maestà Hezbollah sulle pagine di Repubblica si prodiga in una difesa degli assassini (tra gli altri) del primo ministro libanese Hariri e degli stragisti del centro ebraico di Buenos Aires nel 1994. Il talmud dice che si può morire due volte: una prima quando si lascia il corpo, la seconda quando più nessuno si ricorda di te. Proclamando Hezbollah non terrorista, l'ex premier uccide una seconda volta quelle vittime. Ma soprattutto si mostra ideologicamente asservito all'ideologia jihadista proclamata dal "Partito di Dio" la cui bandiera è caratterizzata da un drappo giallo al cui centro campeggia parte di un versetto del Corano, Sūra V, versetto 56, che recita: "E colui che sceglie per alleati Allah e il Suo Messaggero e i credenti, in verità è il partito di Dio, Hezbollah, che avrà la vittoria". La lettera alif, prima lettera del nome di Dio, è graficamente resa come una mano che stringe un fucile d'assalto stilizzato ed è affiancata da una rappresentazione schematica del globo terrestre. Se neppure come si autodefiniscono gli Hezbollah serve a fare capire a D'Alema chi sono questi signori, allora siamo di fronte a una situazione che neppure Andersen avrebbe immaginato: un Imperatore che riconosce pubblicamente di essere nudo, e un cortigiano coi baffi che continua imperterrito a negare e reggere l'inesistente strascico. Nella fiaba, tutti avrebbero riso del paggio. Purtroppo, nel nostro Paese, c'è chi lo prende ancora sul serio.
Davide Romano Conduttore televisivo, scrittore, collabora conLa Repubblica- Milano