Riprendiamo dalla STAMPA di oggi,16/12/2018, a pag.37, con il titolo "Sedotta dall' hi-tech israeliano Skoda lancia a Tel Aviv la sua nuova compatta Scala",la cronaca di Claire Bal
Tel Aviv- C’ è la Silicon Valley, e poi c’è la Silicon Wadi. La prima e più conosciuta si trova in California, la seconda molto più vicina a noi, a Tel Aviv, in Israele. A sole tre ore di volo da Roma, infatti, si trova “la nazione delle start-up”, prendendo in prestito il titolo del saggio di Dan Senor e Saul Singer. Una piccola nazione che ha scommesso sull’inventiva, attirando chi ha buone idee e aiutandolo a svilupparle fra incentivi, università e “incubatori d’impresa”.
Oggi sono 96 le aziende israeliane quotate al Nasdaq, più di quelle di qualunque Paese europeo. Il motore di ricerca Start-up Nation Central ha in database oltre 6.100 aziende. Fra queste, le multinazionali straniere pescano le innovazioni migliori.
Un processo non nuovo, in realtà: IBM fu la prima, nel 1949, a interessarsi a quanto avveniva in questo lembo di terra affacciato sul Mediterraneo. Seguirono Motorola, Intel, Microsoft e più recentemente eBay, Google, Facebook, Amazon e Alibaba. Fra tutte, due acquisizioni celebri: quella di Waze, l’app di traffico comprata da Google per 1,3 miliardi di dollari nel 2013, e quella di Mobileye, piattaforma di guida autonoma acquistata da Intel nel 2017 per 15,4 miliardi.
L’industria automobilistica non è immune al fascino delle start-up israeliane. Skoda, in particolare, è la prima Casa ad aver scoperto le carte con i giornalisti organizzando la presentazione internazionale della sua nuova compatta, la Scala, proprio a Tel Aviv. Il marchio ceco di proprietà del gruppo Volkswagen stima che in Israele oggi ci siano almeno 500 start-up al lavoro sullo sviluppo di tecnologie collegate alla mobilità. Per questo alla fine del 2017 ha deciso di creare a Tel Aviv, in collaborazione con l’importatore Champion Motors, DigiLab Israel, spin-off del suo centro di innovazione DigiLab di Praga. In poco meno di 12 mesi, sono già 13 le collaborazioni firmate in Israele nei campi dell’intelligenza artificiale, della cyber security e dell’analisi dei “big data”.
Skoda ha messo le mani anche su Anagog, azienda che predice il traffico grazie al tracciamento (in anonimo) dei movimenti degli smartphone.
Avere una sede in Israele serve insomma «per avere facile accesso alle più recenti tecnologie», come ha detto Bernhard Maier, numero uno di Skoda Auto, sul palco di Tel Aviv. Il modello presentato nell’occasione, in realtà, è piuttosto classico: la Scala è una berlina a cinque porte della taglia della Golf, che va a sostituire la Rapid. Spaziosa e razionale, sfrutta la piattaforma della Polo e motori diesel, a benzina e a metano ben conosciuti all’interno del gruppo VW. L’interno della Scala è reso moderno da due grandi schermi (uno è il cruscotto digitale da 10,5 l’altro è un touch screen da 9,2”) e dalla connessione permanete in rete. La dotazione tecnologica comprende anche i fari a Led e diversi sistemi di assistenza alla guida. Ma questo è solo l’inizio. Le ambizioni del marchio sono ben chiare già dal nome del modello: come ha spiegato sul palco il responsabile del marketing Alain Favey, "Scala è un termine italiano che indica il salire di livello"
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