E' così difficile da scrivere il nome 'Israele'? Se lo Stato ebraico diventa 'Terra Santa', allora la Santa Sede è 'S.S.'
Testata: Avvenire Data: 14 dicembre 2018 Pagina: 23 Autore: la redazione di Avvenire Titolo: «I prof di religione diventano studenti in Terra Santa»
Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 14/12/2018, a pag. 23, la breve "I prof di religione diventano studenti in Terra Santa".
Fino a quando i giornali cattolici si ostineranno a non voler nemmeno scrivere la parola "Israele", sostituendola costantemente con "Terra Santa", su IC definiremo la Santa Sede "S.S.". Il pezzo di oggi è un tipico esempio, un atteggiamento discriminatorio, quello dei quotidiani cattolici in Italia contro Israele, costante e che non accenna a cambiare.
Ecco la breve:
E' così difficile da pronunciare il nome "Israele"?
Un pellegrinaggio studio per rendersi conto sul campo di quanto dovranno poi trasferire ai propri studenti. E quanto hanno fatto 45 docenti di religione delle diocesi della Toscana. Un vero e proprio viaggio-studio in Israele (svoltosi dal 2 al 9 dicembre scorsi) organizzato dal Servizio regionale dell'Insegnamento della religione cattolica (Irc) nella scuola, in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale della Toscana. Intitolato «Un laboratorio per l'incontro con l'A/altro», il corso di formazione ha fatto conoscere l'ambiente archeologico della Bibbia e le origini della tradizione ebraico-cristiana; ha permesso l'incontro con le diverse realtà geografiche, storiche, religiose, culturali, antiche e contemporanee, presenti in quella terra; ed ha offerto un'occasione di confronto e di crescita attraverso l'approccio con l'altro nei suoi molteplici volti. «Con questo viaggio studio, non abbiamo solo riscoperto le radici della nostra fede e percorso il cammino di Gesù in Palestina - commenta Aurora Faleni, docente nella scuola dell'infanzia a Livorno - ma, dolorosamente, abbiamo anche toccato con mano le ferite e le tante divisioni di questa terra». I sette giorni di permanenza in Israele sono stati vissuti a ritmi serrati. La visita dei luoghi biblici, con particolare attenzione a quanto narrato nei Vangeli, è stata accompagnata da spiegazioni approfondite e dettagliate. Non sono mancati, poi, alcuni incontri significativi con le realtà locali: dall'impegno delle Figlie della carità con i bambini de La Crèche di Betlemme, a quello delle due suore comboniane che operano con i beduini. I docenti sono stati accompagnati da Alberto Silvani, vescovo di Volterra e responsabile regionale degli Idr per conto della Conferenza episcopale toscana (Cet), i partecipanti al corso provengono da tutti gli ordini di scuola e appartengono a 8 diocesi (Livorno, Massa Marittima-Piombino, Pescia, Pisa, Prato, San Miniato, Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino e Volterra).
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