Grazie mille a Daniel Mosseri per la sua esauriente e concisa chiarificazione sulla festa di Channukah. A dire la verità, ne ero già a conoscenza, ma da qualcuno ero stato accusato di essere "più realista del re" ovvero "più ebreo degli ebrei" e che in fondo in fondo, secondo loro (per buona fortuna non ebrei), quella di "Channukah era una leggenda metropolitana" (sic!), un pretesto "per fare un po' di casino" e altre "amenità" del genere. Stavo per perdere la pazienza, ma provvidenzialmente ho letto la Sua lettera.
Todah rabah.
Mario Salvatore Manca di Villahermosa, Milano
Gentile Mario Salvatore,
per smentire quel "qualcuno" che parla di leggende metropolitane lo informi che quasi tutte le festività ebraiche si basano su fatti storici realmente accaduti che ricordano personaggi veramente esistiti le cui gesta si studiano a scuola. Chanukkah: i Maccabei contro i seleucidi; Purim: la regina Ester che liberò gli ebrei dal re di Persia Assuero; Pesach: Mosè e la fuga dalla schiavitù in Egitto; Sukkot: il ricordo del periodo in cui gli ebrei, in fuga dal Faraone, vissero nel deserto prima di arrivare alla Terra Promessa. Non mi risulta nessun casino per la festa di Chanukkah visto che ci si limita ad accendere una candelina ogni sera per ricordare un fatto storico. La verità è che le tradizioni ebraiche risultano, chissà perchè, fastidiose e, come nel caso di David Lukas, lo sono anche per qualche ebreo talmente assimilato da voler dare un significato politicamente corretto alla storia.
La lettera di Daniel Mosseri è arrivata al momento giusto.
Un cordiale shalom
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