venerdi 11 aprile 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



Clicca qui






 
Angelo Pezzana
Israele/Analisi
<< torna all'indice della rubrica
Lucia sbagli, siamo tutti israeliani 24-7-05
Il titolo, ''Vivere da israeliani'', ci aveva riempito di speranza.

> Finalmente, un grande quotidiano come La Stampa apriva la prima pagina senza

> il predicozzo sulle colpe dell'Occidente del solito Igor Man, nostalgico di

> quando i suoi Fedayin scorrazzavano al comando di Arafat. Finalmente si

> evoca Israele, che da tempo infinito vive i suoi 11 settembre, 7 luglio , 11

> marzo, senza che il mondo civile, tranne poche eccezioni, senta il bisogno di

> gridare ''siamo tutti israeliani''. Ma la speranza si e' spenta in un

> secondo, il tempo di iniziare l'editoriale di Lucia Annunziata, perche' e'

> lei l'autrice dell'articolo piu' cinico che ci sia capitato di leggere sugli

> attacchi del terrorismo in questi giorni.

> L'Israele evocato nel titolo si trasforma immediatamente in una maledizione,

> in un destino sciagurato: la ''israelizzazione del mondo occidentale'',

> che è stato '' il nucleo duro della battaglia intellettuale dei neo-con

> intorno all'avventura irachena''. Londra,New York,Washington si sono

> trasformate in Tel Aviv, come dire che se non ci fosse stata l' ''avventura''

> irachena il terrorismo anti-occidentale non si sarebbe manifestato. Avrebbe

> si' continuato a colpire Israele, ma noi ne saremmo rimasti fuori. Che

> l'assalto e la distruzione delle Twin Towers sia avvenuto ''prima'' e non

> ''dopo'' quella che l'Annunziata chiama l'avventura irachena non conta nulla

> per la giornalista approdata alla Stampa dopo essere passata dal Manifesto,

> da Repubblica, dalla presidenza della Rai, luoghi nei quali una certa

> esperienza deve pur essersela fatta. Se non altro a Repubblica, per il quale ha

> scritto per svariati anni come corrispondente da Israele. Macche',

> ''vogliamo diventare come Israele ?'', chiede preoccupata l'Annunziata,

> ''vogliamo diventare come Israele una societa' militarizzata? '', Bene,

> allora prepariamoci a perdere tutte le nostre liberta'civili, ci

> ispezioneranno gli zainetti per strada,l'America ha gia' violato il Quarto

> emendamento, il Patriot Act si e' fatto piu' duro con l'aumento delle

> pattuglie per strada,e-mail,telefoni, tutto sara' messo sotto controllo e a noi

> cittadini verra' chiesto, come sta avvenendo in Inghilterra, di

> ''partecipare'', che in pratica, scrive l'Annunziata, significa fare la spia.

> E' questo che vogliamo ? ''Diventare dunque come Israele ?'', torna a

> richiedersi la nostra Lucia. Dopo averci proposto un futuro prossimo privo

> di liberta' perche' tutto teso alla difesa della sicurezza, l'Annunziata non

> dimentica che scrive in prima pagina della Stampa e che quindi non puo'

> terrorizzare piu' di tanto i lettori. Massì, accettiamo tutto questo per la

> salvezza della democrazia, l'abbiamo gia' fatto ai tempi delle brigate

> rosse, possiamo farlo anche oggi, scrive la nostra autrice. Potremmo sbagliarci,

ma non ci sembra il

> paragone adatto. Chi oggi giustifica il terrorimo, accampando inesistenti

> colpe dell'Occidente, negli anni settanta/ottanta definiva i praticanti del

> terrorismo nostrano '' compagni che sbagliano'', con tutto l'armamentario

> comprensivo e giustificativo che non abbiamo dimenticato, Lo stesso film lo

> stiamo rivedendo ora, anche se una parte degli interpreti è cambiata. Non ci

> sono piu' le brigate rosse, sostituite dal terrorismo fondamentalista islamico.

Il pericolo non è più una dittatura nazi-comunista del proletariato, ridicola a partire

da chi l'aveva promossa, ma una eversione mondiale che ha le sue basi nel

fanatismo religioso islamico. Altro che brigate rosse!

> Un sentimento di gratitudine a chi ha fatto quel titolo, "vivere da israeliani" ( forse non aveva

> letto il pezzo), si, anche noi in Europa stiamo vivendo nelle stesse

> condizioni nelle quali hanno quasi sempre vissuto gli israeliani, vorrei

> dire un po' meglio, se calcoliamo che qui siamo solo agli inizi.'' Ich bin

> ein Berliner'', disse John F.Kennedy davanti al Muro di Berlino. ''Anì

> Israelì ", io sono un israeliano, dovrebbero gridare con affetto solidale

> gli europei, anche loro oggi sotto attacco. Chissa' che non succeda.

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT