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L'altro ieri un ragazzino palestinese di 12 anni e' stato accoltellato a morte nel villaggio di Krayout in Cisgiordania. Fonti palestinesi accusano subito dell'omicidio i coloni che sarebbero arrivati dal vicino villaggio di Shiloh. La polizia palestinese, dopo le prime indagini, appura invece che c'e' stata una lite tra faide palestinesi e che i coloni non c'entrano niente. Ne danno poi comunicazione ufficiale all'esercito israeliano. Il ragazzino si chiamava Yazan Mohammed Mussa e la causa della sua morte sono state ben undici coltellate. Fin qui la notizia dell'avvenimento. Come arriva pero' in Italia ? Qui entra in gioco quello che da decenni e' il mai abbandonato ossequio alle '' fonti palestinesi '', meglio ancora se non verificate e se pregiudizialemente contrarie a Israele. Prese a scatola chiusa senza la minima verifica. L'esempio di Krayout e' illuminante. La notizia, sia detto senza cinismo, non e' delle piu' rilevanti, quindi di scarso interesse per corrispondenti e inviati. Ma se la si considera nella sua prima e propagandistica versione, puo' tornare utile se lo scopo non e' quello di informare ma, appunto, quello di danneggiare l'immagine di Israele sui media europei. A questo provvede sovente e diligentemente da anni l'Ansa, la nostra maggior agenzia stampa. Non si capisce per quale motivo, ma l'ufficio israeliano dell'agenzia romana, e' particolarmente attento a certe ''fonti'', quasi sordo per altre. Infatti, puntualmente, senza verificare nemmeno un quotidiano israeliano in inglese come il Jerusalem Post, l'Ansa dirama questo servizio: ''Ramallh,20 luglio- Un ragazzino palestinese di 12 anni e' stato ucciso oggi a coltellate da un colono israeliano nella regione di Ramallah. Yazen Mohammed e' stato colpito da numerose coltellate, hanno raccontato due suoi amici interrogati dai servizi di sicurezza. Un portavoce della polizia israeliana in Cisgiordania ha confermato che vicino all'insediamneto di Shilo e' avvenuto un incidente. Altre fonti parlano di un'imboscata''. Per dare maggiore credibilita' alla bufala l'Ansa ci aggiunge anche una foto d'archivio di una macchina della polizia israeliana che non c'entra nulla,ovviamente, con l'accaduto. Dei servizi Ansa fanno abitualmete scorpacciata le milioni di copie di giornalini che vengono distribuiti gratuitamente in molte citta' italiane. Il che equivale a milioni di lettori che, disinformati, si saranno fatti una bella opinione dei ''coloni'' cattivi che vanno ad uccidere un dodicenne palestinese, presumibilmente perche' annoiati dalla mancanza di problemi. Ma non solo i ''gratuiti'' se ne saranno impadroniti, pure qualche ''grande'' come Repubblica, sempre attenta a non farsi sfuggire nulla che possa danneggiare l'immagine di Israele, se lo lascera' scappare. Infatti, ieri, riportava la non-notizia sotto il titolo: ''Nablus,12enne ucciso dai coloni''. Lo stesso e' avvenuto con i giornali radio della Rai che hanno riferito negli stessi termini la notizia. Ecco un esempio di come la mancanza di verifica puo' produrre risulati devastanti per il buon nome di un paese. Superficialita' ? Malanimo? Posizione pregiudiziale ? Ci fermeremmo a queste constatazioni se il caso fosse isolato. Dato che nella realta' si verifica quasi quotidianamente, ci chiediamo cosa abbiano di tanto credibile queste '' fonti palestinesi'' da affascinare l'ufficio di corrispondenza dell'Ansa sino al punto da spingere i suoi corrispondenti a travisare i fatti. Chissa' se l'Ansa avra' la bonta' di risponderci. |
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