Quando l’attualità diventa troppo pesante
Commento di Michelle Mazel
(Traduzione dal francese di Yehudit Weisz)
https://benillouche.blogspot.com/2018/11/quand-lactualite-se-fait-trop-riche-par.html?fbclid=IwAR2lr34h1-K0_h4hR-ftZgWOsYFHAxIzHwkwJiwrIEmQlxEsxx44WjC_F7Y
In questi giorni nel mondo, e in particolare in Francia, stanno succedendo così tante cose che i media non riescono a seguirle tutte. Ci sono delle priorità da rispettare. Come il caso Khashoggi. Le autorità francesi hanno appena vietato l'accesso in Francia ai diciotto sauditi sospettati di essere coinvolti nel suo assassinio. Sauditi che sono imprigionati nelle carceri del regno, da cui hanno poche possibilità di uscire vivi, ma non è questo il punto. La Francia, che non intende in alcun modo mettere in discussione i lucrosi affari delle armi conclusi con l'Arabia Saudita, voleva però dare un segnale forte per manifestare la sua disapprovazione per il crimine. L'omicidio di Raed Fares a Idlib in Siria, farà sicuramente meno rumore. Era anche lui un giornalista; mettendo a repentaglio la sua vita, ha documentato gli abusi del regime di Bashar El Assad. Da anni sotto minaccia per questo motivo, era già sfuggito a un attacco nel 2014. Solo che lui è stato ucciso "da sconosciuti" che circolavano su un furgone che poi è scomparso nel nulla. Non visto né sentito niente. L'assassinio politico ha i suoi codici che è prudente rispettare se si vuole evitare di essere bacchettati sulle dita. Un altro evento che non ha fatto notizia, sono le bellicose dichiarazioni del Presidente iraniano. Secondo lui, Israele è un tumore maligno che ha potuto nascere e si è sviluppato grazie alla Seconda Guerra Mondiale e ha ucciso e sostituito la “ storica nazione palestinese”. Bisogna distruggere questo tipo di tumore al soldo dell'Occidente, dice Hassan Rouhani, che ha lanciato un forte richiamo ai Paesi dell'Islam, esortandoli a creare in nome del Corano e del Profeta, una forza islamica comune contro Israele e contro gli Stati Uniti d'America. Il Presidente ha anche dichiarato di essere pronto a difendere l'Arabia Saudita e il suo popolo senza specificare precisamente contro chi. Ci sarebbe piaciuto avere chiarimenti su questo punto: l'Arabia Saudita non considera l'Iran e le sue aspirazioni ad imporre l'Islam sciita su tutto il Medio Oriente come un pericolo esistenziale per il regno? Naturalmente le diatribe degli ayatollah contro Israele - il piccolo Satana - e l'America - il grande Satana - non sono nuove. Vengono ribadite da questo o da quell’altro alto funzionario di Teheran in varie occasioni e in termini diversi. E di solito cadono in un vuoto mediatico sorprendente. Nessuna condanna unanime da parte della comunità internazionale contro minacce esplicite nei confronti di uno Stato membro delle Nazioni Unite e nessuna condanna contro le manifestazioni di antisemitismo virulento, espresso con vergognose manifestazioni di negazione della Shoah: ricordiamoci delle gare di caricature sull'argomento, organizzate nella capitale iraniana. Anche questa volta, il discorso del Presidente sarà ignorato o relegato a un breve paragrafo in una pagina interna. La signora Mogherini è troppo impegnata a esprimere l'indignazione dell'Unione europea per l’operato di Israele. Per quanto riguarda i dirigenti e leader europei, loro continueranno a fare visite a Teheran e a discutere seriamente con il "Signor Presidente Rouhani" sui tempi e sulla necessità di fare fronte comune contro le sanzioni degli Stati Uniti. L'unica nota falsa in questo concerto ben orchestrato, è stata l'indignazione del cancelliere austriaco che ha vigorosamente protestato contro le affermazioni del Presidente. Ma l'Austria ha virato a destra, com’é noto, e la sua opinione non conta.
Michelle Mazel