Gentile Deborah, Ho letto un articolo sulle risoluzioni votate all'onu contro Israele. Non hanno nessun valore legale ma se non ci fosse Trump ci sarebbero voti ostili anche al consiglio di sicurezza. La realtà dice che Israele da solo non può difendersi contro il mondo intero! Secondo me farebbe bene a uscire dall'Onu così come ha fatto con Unesco e altre agenzie ostili. Poi possono votare quello che vogliono, tanto Israele sarebbe fuori da quel covo di antisemiti.
Marco Magni
Gentile Marco,
Il voto di alcuni giorni fa contro Israele è purtroppo la norma in quel carrozzone che ha la maggioranza di stati membri islamici. Purtroppo l'Italia ha voluto seguire l'onda e dispiace, del resto il Ministero degli Esteri è in mano ai Cinque Stelle che non hanno mai fatto segreto del loro antisemitismo e del loro astio contro Israele.
Israele combatte e si difende e al momento certamente non è il caso che esca dall'ONU. Il suo voto, insieme a quello degli USA, e speriamo in futuro anche di qualche altro paese meno vigliacco (qualcuno è già sulla strada giusta), serve a frenare l'onda razzista. Sta accadendo anche con l'Unesco che dal 2017 ha un nuovo direttore generale, Audrey Azulay, ebrea di origine marocchina, già consigliere culturale del governo Hollande, molto attiva nel voler cambiare la tendenza filoislamica e antiebraica dell' organizzazione. Suo padre, Andrè Azulai, giornalista e uomo politico, è dal 1991 consigliere del Re del Marocco, prima Hassan II e poi Mohammed VI . Il principe ereditario dell'Arabia Saudita, Mohammed bin Salman è stato uno dei suoi sostenitori. Sono intrecci diplomatici molto importanti che sia Trump che Netanyahu stanno tessendo con infinita pazienza.
Un cordiale shalom