Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 18/11/2018 a pag.3, un redazionale dal titolo "Un arabo cristiano ambasciatore israeliano"
Ambasciatore George Deek
Dopo aver ignorato completamente la visita in Vaticano del Presidente di Israele Rivlin, il quotidiano ufficiale della S.S. (Santa Sede) si stupisce della nomina a ambasciatore di un diplomatico israeliano arabo cristiano. Se l'Osservatore Romano disinformasse meno, saprebbe che in Israele non esistono discriminazioni, ad esempio nella Corte Suprema vi è un giudice israeliano arabo musulmano, idem in tutte le istituzioni governative, tra cui gli ospedali. Ma è troppo chiedere a uno Stato (vaticano) che ha riconnosciuto Israele slo dopo 55 anni dalla sua costituzione di essere corretto. La SS (Santa Sede) si è affrettata a riconoscere lo Stato di Palestina - che non esiste- mentre nei confronti di Israele è quello che dimostra quotidianamente: disinformazione, ostilità, omissioni.
TEL Aviv, 17. Per la prima volta nella storia dello stato d'Israele un arabo cristiano è stato nominato ambasciatore. Lo ha annunciato il ministero degli esteri. Il trentaquattrenne George Deek è il nuovo ambasciatore d'Israele in Azerbaigian. Nato in una famiglia araba cristiana di Tel Aviv, ha studiato diritto internazionale alla Georgetown University di Washington. Deek è stato viceambasciatore in Nigeria e Norvegia, ed è attualmente consigliere del direttore generale del ministero degli esteri. Unico funzionario cristiano del suo dicastero, rappresenterà Israele in un paese a maggioranza musulmana.
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