Quello che unisce Beppe Grillo ai dittatori sanguinari del '900, da Hitler a Stalin 'Buongiorno', di Mattia Feltri
Testata: La Stampa Data: 13 novembre 2018 Pagina: 1 Autore: Mattia Feltri Titolo: «La parola d’ordine»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 13/11/2018, a pag.1 il commento di Mattia Feltri dal titolo "La parola d’ordine".
Complimenti a Mattia Feltri, può sembrare ironia, purtroppo non lo è.
Mattia Feltri
Beppe Grillo con i baffi di Hitler
La borghesia, ah la borghesia, «punto di riferimento per la noia di vivere», è tornata la borghesia «un po’ più aggressiva e sempre più benpensante», sono tornati i borghesi in piazza a Torino a «negare i diritti della gente che lavora», i borghesucci «cuscinetto fra Amazon e i suoi dipendenti sottopagati», ma non dubitate che «noi siamo decisi a distruggere questo sistema a tutti i costi, lo Stato borghese è giunto alla fine», faremo «la guerra ai ricchi e ai loro reggicoda, gli intellettuali borghesi» perché «il nostro credo è l’eroismo, quello borghese è l’egoismo», «la nostra borghesia è senza speranza», è una «borghesia troppo andata a male per confrontarsi con qualsiasi compito per l’umanità», ricordate che «la dittatura del proletariato è il dominio sulla borghesia» e diffidate del «maligno patriottismo del mondo borghese», pertanto dobbiamo evitare che la nostra società ideale «possa produrre elementi borghesi», ed è «necessario che il proletariato insorga contro la borghesia», il nostro paese deve essere «come una roccia gigantesca circondata dall’oceano degli stati borghesi». Oh scusate, mancava l’ultimo: «Ho eliminato un milione e ottocentomila reazionari borghesi». (I primi quattro virgolettati sono di Beppe Grillo, gli altri appartengono in ordine sparso a Joseph Goebbels, Adolf Hitler, Lenin, Mao Zedong, Benito Mussolini, Pol Pot, Josif Stalin. Non per dire che Grillo è della stessa pasta - che volgarità! che esagerazione! - ma per segnalare i riferimenti culturali, più probabilmente inconsapevoli, di certi rivoluzionari moderni ossia vecchissimi).
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