Gentilissima Signora Fait, con riferimento ai due articoli di Osservatore Romano ed Avvenire relativi alle attività caritative dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro, vorrei far notare che: - l’attività dell’Ordine è svolta a beneficio dei cristiani di tutta la Terra Santa, non solo di Israele, come risulta chiaramente dal riferimento alla collaborazione con il Patriarcato Latino di Gerusalemme, il cui territorio si estende, fin dalla sua ricostituzione nel 1847 (epoca ottomana), su entrambe le rive del Giordano; - l’articolo dell’Osservatore Romano (più completo di quello di Avvenire riprodotto da IC) riporta anche accenni alla situazione politica e menziona sia ‘Israele’ che la ‘Palestina’ e vari Stati del Medio Oriente. Da notare la menzione, da parte del card. Sandri, della condizione dei cristiani nei Paesi musulmani e della necessità che possano vivere pienamente da ‘cittadini’ e non da ‘dhimmi’. Molto cordialmente,
Annalisa Ferramosca
Gentile Annalisa,
Pare proprio che siamo alla solita vecchia storia. Noi, capoccioni, battiamo sempre su un punto fondamentale, a nostro modo di vedere. I giornali cattolici, altrettanto capoccioni, fanno la stessa cosa, dal loro punto di vista. Dovrebbe tornare al mondo Salomone e la sua saggezza per ridimere la discussione, siccome ciò non è possibile vedo di farlo io, seppur faticosamente. Penso che quando questi media parlano di Gerusalemme è assurdo che scrivano Terra Santa e non riescano mai a nominare Israele quando le attività dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro si svolgono nella Capitale. Per il resto so bene che l'Ordine beneficia anche i cristiani, pochi, viventi in Cisgiordania. Forse dovrebbero essere più moderni e dare al luogo in cui si incontrano il nome politico che gli spetta. Spero che il cardinale Sandri sappia quello che accade nei paesi islamici e che sia stato informato della triste vicenda di Asia Bibi, cristiana cattolica, tenuta prigioniera e torturata per 9 anni per aver tentato di bere un sorso d'acqua in un fontanella "islamica". Spero che anche il Papa abbia avuto notizia delle masse islamiche che hanno invaso il paese chiedendone l'impiccagione. Purtroppo in questi anni non si è sentita nessuna dichiarazione papale per la liberazione della povera ragazza. Altro che cittadini, si ha l'impressione che i cristiani nei paesi islamici siano molto peggio che dhimmi. Sono carne da macello nel silenzio di chi dovrebbe difenderli. Non si possono salvare i cristiani che vivono nel pericolo diventando noi occidentali dhimmi dell'islam.
Un cordiale shalom