Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Francia: Macron e il ricordo del maresciallo Pétain, alleato di Hitler Commento di Stefano Montefiori
Testata: Corriere della Sera Data: 09 novembre 2018 Pagina: 32 Autore: Stefano Montefiori Titolo: «Macron e il ricordo (inopportuno) dell'antisemita Pétain»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 09/11/2018 a pag.32 con il titolo "Macron e il ricordo (inopportuno) dell'antisemita Pétain" il commento di Stefano Montefiori.
Stefano Montefiori
Emmanuel Macron elogia Pétain, alleato di Hitler
Deluso e un po’ incredulo, il presidente Emmanuel Macron ieri ha detto che la Francia «aveva bisogno di altre polemiche, non certo di questa». Non ha tutti i torti. Impegnato in un «tour della memoria» sui luoghi della Prima guerra mondiale a 100 anni dalla vittoria, il capo di Stato francese ha provocato reazioni indignate quando, mercoledì, ha ricordato la figura del maresciallo Pétain «grande soldato» nel ’14-’18. Una riabilitazione del capo del regime collaborazionista di Vichy nel 1940? Certamente no. Una revisione del giudizio sull’uomo indegno che nella Seconda guerra aiutò con zelo gli occupanti nazisti a sterminare gli ebrei? Niente affatto. Macron si è limitato a ricordare la verità storica, e cioè che il maresciallo Pétain aveva evitato la disfatta francese a Verdun nel 1916 diventando un protagonista della vittoria finale. «Non si cancella la Storia, la realtà talvolta è complessa», ha detto il presidente. Ma c’era davvero bisogno di riaprire una questione così delicata? La polemica è nata perché domani agli Invalides, a Parigi, si terrà una cerimonia in onore dei marescialli della Grande Guerra. L’Eliseo prima ha fatto capire che l’omaggio avrebbe riguardato tutti, quindi anche Pétain. Poi, scoppiata la polemica, solo i cinque sepolti agli Invalides (Foch, Lyautey, Franchet d’Esperey, Maunoury e Fayolle). Macron si è difeso ricordando che i predecessori, a cominciare da de Gaulle, su Pétain dicevano le stesse cose. Però la visita di Macron a Verdun non era un seminario storico né una giornata di studi, ma il tentativo politico di riconquistare la stima dei francesi, proprio nel momento in cui lo stesso presidente denuncia «un clima da anni Trenta» con il ritorno dei nazionalismi in Europa. Il ricordo della «complessità» dell’antisemita Pétain può essere corretto dal punto di vista storico, e politicamente inopportuno.
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