Riprendiamo da LIBERO di oggi, 08/11/2018, a pag.8, con il titolo "La sinistra odia Israele e protegge i musulmani" la cronaca di Francesco Specchia.
Francesco Specchia
C'è qualcosa di tragico - una ripulsa della Storia, una vigliaccata, un grottesco cortocircuito ideologico- nella vicenda che oggi coinvolge la Brigata Ebraica. Ossia uno dei più valorosi commandos antinazisti di sempre, oggi colpevole di appartenere ad un popolo, quello ebraico, accusato di sterminio di massa e, praticamente, di nazismo. Mi piacerebbe che gli stessi giornali "di sinistra" che insorsero perla terribile vicenda della mensa scolastica di Lodi negata ai figli degl'immigrati; che l'orgogliosamente ebreo Gad Lerner; che perfino la Piazza pulita dell'amico Corrado Formigli (fu giustamente il primo a denunciare la discriminazione della preside a Lodi); che tutti costoro, insomma, oggi, si schierassero contro la furia ideologica dei presunti partigiani del Lodigiano. I quali non solo hanno declinato l'invito a partecipare alla bella mostra sulla "Brigata ebraica" già allestita con successo nella sinagoga Bet Shlomo di Milano e dedicata all'eroica formazione sionista che contribuì alla Liberazione; ma hanno pure declinato in modo sdegnoso, rivolgendo accuse pesantissime allo Stato d'Israele che «si è dotato di armamento nucleare rifiutando qualsiasi controllo della comunità internazionale, occupa illegalmente i territori palestinesi e il Golan siriano, tiene sotto assedio la popolazione di Gaza, pratica la segregazione e la discriminazione nei confronti della popolazione arabo palestinese, utilizza anche l'assassinio nei confronti dei dirigenti palestinesi e di civili inermi».
LE ALTRE SIGLE I partigiani di Lodi, nella loro tenace azione "antifascista" contro gli ebrei sono sostenuti, per inciso, dall'immancabile Fronte Palestina il quale sta organizzando le truppe per il prossimo, illivorito presidio pubblico contro la mostra a Lodi domani sera. Il Fronte Palestina non è un coro di boy scout. Trattasi di un'organizzazione tignosamente ideologica che annovera, tra i suoi leader, Francesco Giordano detto Franco. Giordano ha fatto parte della Brigata 28 marzo responsabile dell'omicidio di Walter Tobagi il 28 maggio 1980 a Milano. Condannato a 30 anni e 8 mesi per aver fatto da copertura al gruppo di fuoco, l'uomo è uscito di prigione nel 2004, scontando l'intera pena ridotta a 21 anni in appello. Per dire, una personcina. Anpi e pattuglia di filopalestinesi incazzati, dunque, contro una mostra storica che celebra la Brigata Ebraica. Ossia il Jewish Infantry Brigade Group, quel corpo militare composto da 5000 ebrei volontari che operò, sotto il comando del canadese Ernest Frank Benjamin, in Italia e in Austria; e che fu voluto da Winston Churchill su mandato delle Società delle Nazioni nel 1941 quando l'avanzata del feldmaresciallo Rommel pareva essere inarrestabile.
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