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Deborah Fait
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Siamo alle solite. Chi accusano per i morti ebrei di Pittsburgh? Trump, naturalmente 03/11/2018

Siamo alle solite. Chi accusano per i morti ebrei di Pittsburgh? Trump, naturalmente
Commento di Deborah Fait

a destra: da che parte stare

Si, siamo alle solite, ma più che difendere il Presidente attuale vorrei ricordare qualcosa di quello precedente, il sempre-santo-sia Barak Hussein Obama, che ancora oggi fa commuovere chi parla di lui come se avesse lasciato la presidenza degli Stati Uniti una specie di profeta per il bene dell'umanità.
Vorrei ricordare che nel 2006 negli USA vi sono stati ben 6 attentati, di destra, di sinistra e islamici ma per nessuno di essi è stato scritto "Le parole di Obama incitano all'odio". No, Obama non si critica, è nero quindi intoccabile, sennò si passa per razzisti, è bello, elegante, alto magro e dinoccolato. Un dandy di Harvard, insomma. Vedevano bella anche la moglie, Michelle, bravissima nel fare pubblicità al marito con bacetti, mano nella mano, orti pieni di carote biologiche alla Casa Bianca e, seppur avesse la grazia di un pugile, tutti le morivano dietro. 
Altro che Donald col suo incredibile ciuffo biondo, la corporatura massiccia tendente al grasso, le sue smorfie e quella moglie bellissima ma troppo seria, che rifiuta la sua mano, che non dà confidenza, che non finge felicità alla melassa e nemmeno coltiva verdura nei giardini di casa. Bene, il bravo Obama nel 2015, durante una telefonata con J Street, un gruppo di sedicenti ebrei di sinistra quindi contro Israele, chiese di aiutarlo "perchè questi ebrei guerrafondai vogliono far cadere l'accordo con l'Iran perchè io non gli piaccio e vogliono iniziare una guerra come fecero in Iraq". 
A queste parole seguirono i fatti che, quando si tratta di ebrei, si scatenano in un battibaleno e subito piovvero accuse contro la "lobby ebraica" e Israele per aver fatto scoppiare la guerra in Iraq. Ma c'è di più, Obama accusò Netanyahu di aver voluto la guerra dimenticando che all'epoca il premier israeliano era Ariel Sharon il quale aveva più volte chiesto fermamente a Bush di non invadere l'Iraq. Obama si scordò persino che sia il suo Vice Biden, il sottosegretario Kerry e Clinton, al Congresso, avevano appoggiato la guerra. Ancora nel 2015, lodando l'accordo con l'Iran, Obama disse che tutto il mondo era d'accordo....meno Israele. 
Naturalmente Israele è da sempre contro quell'accordo pericolosissimo per il paese e per il mondo intero, e lo è insieme a tutto il mondo arabo sunnita. 
Durante il celebre discorso al Cairo, nel 2009, Obama negò ogni legame degli ebrei con Israele e disse che Israele fu fondato solo per lavare la coscienza di chi si sentiva colpevole della Shoah ( Holocaust) 
E adesso veniamo agli amici di Obama. I suoi primi ospiti alla Casa Bianca furono Desmod Tutu, arcivescovo antisemita e Mary Robinson, la presidente della Conferenza mondiale contro il razzismo, a Durban, trasformatasi subito in un'assurda, instancabile e incessante festa dell'odio contro Israele e, guarda un po', contro l'America. 
Per la prima volta, dopo la Shoah, si videro ebrei presi a calci, pugni, rincorsi per le strade in un sabba interminale di antisemitismo furibondo che fece scappare per la vergogna persino Colin Powell. Desmod Tutu, davanti a Obama, disse " Gli ebrei sono una lobby potente, credono di avere il monopolio di Dio" http://www.jewishpress.com/blogs/the-lid-jeffdunetz/did-years-of-obamas-anti-semitic-words-and-actions-incite-pittsburgh-shooting/2018/10/31/?fbclid=IwAR3xGohTT1qGncLq-fpSAjERb8XTLS84XxVHucP-b6xq7mG5CdKp1W1n6LM 
 E che dire delle foto sorridenti e amichevoli di Obama con Luis Farrakhan, l'afro-americano, uno dei soggetti più antisemiti d'America, leader dalla Nation of Islam. Una delle foto fu fatta sparire per ritornare in auge misteriosamente 10 anni dopo. Le malelingue dicono che con quella foto il buon Obama non sarebbe stato rieletto alla presidenza. https://www.myajc.com/news/local/could-this-long-lost-photo-have-derailed-obama-2008-campaign/jC8NKhQr6a72VjRYY9o0EM/ 
 Luis Farrakahn, fanatico antisemita, autore della frase in cui paragona gli ebrei alle termiti. "Io non sono antisemita, sono antitermiti": "So when they talk about Farrakhan,call me a hater,you know they do,call me an anti-Semite. Stop it! I`m anti-Termite". 
Non esiste differenza tra questo essere disgustoso e quell'altro, il capo del Ku Klux Klan, David Duke, quello che aveva affermato che i suoi nemici non erano i neri ma gli ebrei. Suprematista bianco o antisemita musulmano. Sono tutti figli della stessa follia, tutti contagiati dal virus dell'ideologia antisemita di destra e di sinistra. Generati dallo stesso mostro. 
Ma i rappporti tra Obama e l'odiatore di ebrei è di lunga data avendo il presidente avuto grande simpatia per Malcolm X figura prominente dalla Nazione islamica, ucciso dai suoi stessi compagni per aver voluto abbandonare la lotta violenta.
Barak Obama tanto santo dunque non è. E' amato, in quanto afroamericano, da tutti i razzisti all'incontrario e, in quanto democratico, da tutti i progressisti del mondo. Sorvolo sul suo capolavoro: l'aver creato le famigerate, assassine, stragiste primavere arabe e l'aver destabilizzato l'intero Medio Oriente con i suoi morti, il suo terrorismo interno e di esportazione e le persecuzioni contro cristiani e yazidi. 
Al contrario di Obama, Donald Trump non ha mai avuto trascorsi in gruppi sovversivi. 
Al contrario di Obama, Trump non è viscido e falso, quello che pensa lui lo dice, senza paura.
Al contrario di Obama, Donal Trump ama Israele. 
Al contrario di Obama, Clinton e Bush, Trump ha avuto il coraggio di spostare l'ambasciata USA a Gerusalemme, proclamandola, senza se e senza ma, Capitale di Israele. 
Trump Ha chiuso i rubinetti alle istituzioni internazionali antisemite e simpatizzanti del terrorismo arabo-palestinese: Unesco e Urnwa. Trump ha messo come ambasciatrice all'ONU la meravigliosa Nikki Allley, irriducibile e coraggiosa amica di Israele, ben diversa da quella Samatha Power, piena di titoli accademici ma praticamente muta ogni volta che partivano a raffica le sanzioni contro Israele.
Per tutto questo Donald Trump è odiato e, dopo il massacro alla sinagoga di Pittsburgh, i bravi progressisti di tutto il mondo, cui non frega niente degli ebrei morti mentre odiano quelli vivi, hanno dato a lui la colpa di aver armato la mano dell'assassino solo perchè, anzichè essere il solito musulmano da difendere dandogli semplicemente del matto e disadattato sempre per colpa dell'occidente, era un suprematista bianco quindi per forza doveva essere protetto da Trump che gli aveva armato la mano. 
Io trovo tutto questo indecente, una campagna indegna contro un presidente che vorrebbe restituire dignità agli Sati Uniti, resi deboli e sfiduciati dal dandy havardiano.
Per addolcire un po' gli animi concludo con il bellissimo clip di Bar Repaeli contro il nikab. https://www.youtube.com/watch?v=AyuNsvV2yyg&fbclid=IwAR1U2VV-01vM6wzW_JOO_BbpBA0K667OK79QK-UzC709oTxwICSsoeHe-i0 
 La Repubblica, come sempre, ha voluto essere faziosa, titolando: "Israele, bufera su Bar Refaeli per la pubblicità con il Nikan". Nessuna bufera, se non da un paio di musulmane che giurano quanto gli piaccia andare in giro con lo scafandro o dalle solite sceme che difendono la "liberta e il diritto" di essere schiave.https://www.repubblica.it/esteri/2018/11/01/foto/israele_polemiche_sulla_pubblicita_di_bar_refaeli_con_il_niqab_la_modella_la_rimuove_da_instagram-210563512/1/?ref=RHR

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Deborah Fait 
"Gerusalemme, capitale di Israele, unica e indivisibile"


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