Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 02/11/2018, a pag.15, la breve "La ragazza iraniana che blocca il van per dire no all’hijab".
La Repubblica, sempre pronta a mandare un inviato speciale per raccontare spaccati di vita civile in Iran, dopo averla opportunamente edulcorata e aver censurato gli aspetti più repressivi del regime degli ayatollah, dedica poche righe alla notizia dell'opposizione non violenta di alcune studentesse coraggiose alla violenza del regime e all'imposizione del velo. Perché Repubblica non invia qualcuno a scrivere un reportage, intervistando anche una di queste donne? La loro storia merita infatti di essere conosciuta, non di essere relegata in una breve cronaca non firmata.
Ecco la breve:
Masih Alinejad
Il modello di donna accettato dagli ayatollah
Con il proprio corpo per bloccare il camioncino della polizia che portava via le sue colleghe dell’università di Teheran accusate di non essersi coperte adeguatamente la testa. La foto di una studentessa diffusa via social network da Masih Alinejad, una delle organizzatrici del movimento contro l’hijab nel Paese, è diventata virale nel giro di due giorni. Su Twitter l’attivista ha spiegato che la polizia ha prima cercato di passarle sopra, poi, quando la ragazza si è mostrata irremovibile alla fine ha lasciato andare le studentesse fermate.
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