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Angelo Pezzana
Israele/Analisi
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Lettera aperta al Ministro Frattini 25-7-04
Gentile Ministro Frattini,

il nostro paese ha votato, insieme all'Unione Europea e a tutto il terzomondismo unito, la risoluzione di condanna dell'ONU contro Israele, dichiarando esplicitamente illegale la barriera di difesa, e intimandone, anche se solo virtualmente, l'abbattimento. Da lei, dalla politica estera del governo Berlusconi, che più di una volta abbiamo lodato per le sue scelte decisamente filo-occidentali e quindi di sincera alleanza verso Stati Uniti e Israele, ci saremmo aspettati un chiaro e netto No a quella specie di tribunale anti-israeliano che l'ONU è sempre stato. Invece l'Italia si è allineata al diktat di Monsieur Chirac, ha rinnegato la linea seguita negli ultimi tre anni e ha votato come se alla Farnesina non ci fosse lei ma D'Alema o Diliberto.

Speravo di leggerne le spiegazioni nel suo intervento sul Corriere della Sera di ieri, ma le confesso di non esserci riuscito.

Lei allinea tutte le buone ragioni di Israele per garantire al difesa dei suoi cittadini dal terrorismo palestinese, ne riconosce tutto il diritto. Citica la sentenza della Corte internazionale dell'Aja e arriva a scrivere " Chi vuole e lavora ad una pace giusta e duratura in Medio Orente dovrà guardarsi dall'agitare sentenze e risoluzioni come bandiere". Allora perchè votare in favore di una condanna che immediatamente è stata brandita come un vessillo contro il diritto alla difesa di Israele che lei dice di comprendere ?. Cita i dati e le cifre del terrorismo che ha colpito lo Stato ebraico con precisione, riassume con efficacia le ultime vicende travagliate dell'Autorità palestinese tuttora sotto il tallone di Arafat, esprime sui kamikaze forti giudizi negativi e poi schiera l'Italia su una posizione che contraddice e nega quello che lei scrive sul quotidiano milanese. Certo, lei scrive anche " il muro di sicurezza israeliano invade in parte i territori palestinesi" e che l'Italia deve dirlo "con franca lealtà perchè è un amico di Israele". Ma le sembra il luogo e il modo adatto ? La risoluzione ONU chiede a Israele di abbattere tutta la barriera di difesa, fregandosene del terrorismo palestinese che, senza barriera, tornerebbe a mietere quelle stragi che invece lei condanna. Anzi, il terrorismo nella risoluzione non viene neppure nominato. Le ricordo anche che i confini fra Israele e l'Autorità palestinese non sono ancora stati stabiliti e non certo per la mancanza di volontà di Israele (il No di Arafat a Camp David alla pace dovrebbe ricordarle qualcosa), per cui parlare oggi di confini violati non ha nessun valore giuridico. I territori erano e rimangono grazie ad Arafat ancora contesi, in attesa che il rais tolga il disturbo e si possa arrivare a trattare con gente seria e non più con un corrotto despota.

Invece lei non ha avuto nessun dubbio, non ha avvertito il minimo disagio a votare contro un paese, che anche lei riconosce amico, nel momento in cui occorreva, si doveva, dimostrare davvero amicizia. Ha votato con Chirac e con quell'Unione Europea contro le cui decisioni in politica estera il governo Berlusconi aveva avuto il coraggio di opporsi. Perchè allora lei parla di dialogo, di sorti della pace che andrebbero garantite dall'Unione Europea, quando poi decide che è meglio stare accanto agli Stati canaglia, accanto a chi fa strage di diritti civili e umani, accanto alla Francia, che della politica di appiattimento verso il mondo arabo e di lotta contro Israele ha ormai fatto una bandiera ?. L'Italia, che lei rappresenta all'ONU, ha votato con loro contro Israele.

Se avrà un po' di tempo, mi spieghi la differenza che esite fra lei e D'Alema o Diliberto alla Farnesina. E'una domanda che comunque dovrò pormi alle prossime elezioni.

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