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Lì c'era Israele... 31/10/2018

Gentilissima Signora Fait, con riguardo al bell’articolo di Gentilini La Gerusalemme che soltanto il cuore riesce a vedere, mi sembra che il commento redazionale di IC tenga conto della storia meno dell’articolo stesso. Le rivendicazioni di un popolo arabo specificamente palestinese, stanziato fra il Mediterraneo ed il Giordano a sud del Libano, sono di certo recenti, ma la Terra d’Israele è stata (salvo la breve parentesi crociata) in mani musulmane, prima arabe, poi turche, dal 637 al 1917 e gli arabi dell’area e delle zone limitrofe del Levante hanno iniziato a rivendicarla praticamente dalla fine dell’Impero ottomano (e qualche manifestazione di nazionalismo arabo si ha già negli ultimi anni dell’impero). Non a caso sin dal 691 il Monte del Tempio è dominato dalla Cupola della Roccia. L’unica perplessità che ho sull’articolo di Gentilini riguarda l’affermazione secondo cui il conflitto “per i palestinesi è una controversia di tipo immobiliare”: almeno per una parte di loro mi par di capire che occorra quantomeno precisare che l’‘immobile’ è oggetto di proprietà musulmana fino al giorno del Giudizio, il che complica molto la ‘controversia’. Con i più cordiali saluti,

Annalisa Ferramosca

P.S.: Ho avuto la fortuna di visitare nell’aprile 2000, in un pellegrinaggio cattolico, il Monte del Tempio e le due moschee, gioielli dell’architettura bizantina e dell’arte decorativa arabo-islamica: la Cupola della Roccia è ottagonale come un battistero e Al Aqsa ha la struttura architettonica di una basilica paleocristiana. Di recente ho letto che ai non musulmani è vietato l’ingresso nei due edifici. Le risulta che sia vero? e da quando? nel 2000 entrammo alla luce del sole, dall’accesso alla Spianata riservato ai non musulmani e senza alcuna difficoltà. Sarebbe un vero peccato precludere la visita, un ben triste ritorno al passato.

Gentile Annalisa,
Israele, dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme da parte dei Romani, ha subito nella storia una gran quantità di invasioni che però non sono mai riuscite a intaccare il carattere ebraico di Erez. Gli arabi hanno costruito le loro moschee sulle rovine del Tempio ebraico e ancora oggi gettano nelle discariche oggetti di antiquariato per cancellare ogni traccia della storia ebraica. L'articolo di Gentilini racconta una bella e poetica favola che nulla ha a che vedere con la realtà. Quella grande spianata su cui posava il Tempio di Salomone racconta la storia del popolo ebraico non certo di quello arabo. Le moschee hanno sostituito il Tempio degli ebrei ma potrebbero costruirne altre 100 senza riuscire a cancellare l'animo dell'ebraismo che si respira in quel luogo anche se risulta fisicamente invisibile. Sappiamo che gli ebrei non hanno bisogno di immagini o costruzioni per credere ma quel Tempio distrutto da 20 secoli è sempre presente nel cuore dell'ebraismo mondiale ed questo ha del miracoloso. Che la terra di Israele sia stata in mani musulmane conta poco dal punto di vista morale e spirituale poichè la presenza islamica non è mai riuscita a cancellare quel "L'anno prossimo a Gerusalemme" quasi gridato, per 2000 anni, da ogni ebreo del mondo alla fine dell'Agadà di Pesach. Gli arabi hanno incominciato a rivendicare Gerusalemme negli anni 60 ed è stata un'idea, geniale nella sua malvagità, di Arafat e di Mosca, che così è riuscito a risvegliare l'antico antisemitismo europeo e il fanatismo islamico pur andando contro la verità storica. In realtà Gerusalemme non è mai nominata una sola volta nel Corano mentre lo è più di 700 volte nella Thorà. La situazione, dopo la seconda intifada, è cambiata in peggio. Mentre gli arabi possono salire sul Monte a tutte le ore del giorno e della notte, gli ebrei hanno degli orari ben definiti e devono essere sempre accompagnati da una guida. Nessun ebreo può salire da solo pena la sua sicurezza ed è vietato pregare. Da qualche anno hanno preso possesso del Monte, pagati dall'ANP, gruppi di donne, uomini e ragazzini che appena arriva un gruppo di ebrei incominciano a sputare a urlare Allahu Achbar, a strattonare, a terrorizzare le famiglie e i bambini e, in casi più estremi, a tirare pietre con grave pericolo per l'incolumità dei fedeli stessi. E' assolutamente vietato pregare, persino muovere le labbra in silenzio, portare simboli religiosi dell'ebraismo, tenere in mano un libro. Questo scatena sempre enorme violenza e l'immediata cacciata dei fedeli dal loro luogo più sacro. Non so se i cristiani possono entrare nelle moschee, forse è possibile farlo nella moschea di Oman ma in quella di Al-Aqsa dubito perchè è diventata una specie di santabarbara, piena di armi e quintali di pietre accatastate. Dal 2000 le cose sono precipitate e non se ne vede la fine.
Un cordiale shalom

http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=6&sez=120&id=72540&fbclid=IwAR19RHcybsfdFLWqQuj3VTjsSj
B9dmlf9uPwVgnjbmy_I8HH5QWdRPUHO7s


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