Claudio Magris su Ezra Pound: inaccettabile
Commento di Deborah Fait
A destra: Ezra Pound
La bellissima prosa del mio concittadino, Claudio Magris, fa a pugni con la pochezza del suo articolo e il disgusto che si prova nel leggere l'elogio e la giustifizazione incondizionati di Ezra Pound, delle sue simpatie nazi-fasciste, del suo antisemitismo e del suo essere un traditore. L'essere stato uno dei protagonisti della poesia e del modernismo del XX secolo, non esime Pound dalle critiche e dalla condanna del suo sciagurato credo politico. I voli pindarici sul suo aspetto "capelli bianchi da profeta o da pastore errante....un volto di insopprimibile dignità, scavato dal dolore e misteriosamente sereno..." sono ancora più disgustosi e molto fastidiosi. Come se l'aspetto fisico potesse redimere dal male. Uno bello o con un aspetto dignitoso non può essere una persona meschina e cattiva? Le parole profeta, pastore, dignità, dolore, serenità sono incompatibili con l'essere anche fascista, usarle per manipolare i lettori e accattivarne le simpatie per il personaggio è un azione disonesta e mistificatrice. Nessuno nega l'importanza della sua poesia nè la sua fisicità più o meno affascinante, a seconda dei gusti di ciascuno, ma, quando sotto l'arte e l'aspetto fisico si cela un traditore del proprio paese, Gli Stati Uniti, un razzista che considera gli ebrei al pari di sanguisughe e ama incondizionatamente Mussolini e Hitler, queste peculiarità risultano inutili, fatue e pericolose. Un vero schifo, insomma! Non avrei mai creduto che Magris potesse scrivere un simile elogio di un personaggio umanamente ben poco rispettabile come se un artista non potesse essere anche un criminale.
Claudio Magris
La manipolazione continua quando Magris descrive Pound come portatore di innocenza, affascinato dal "primo fascismo" e dai suoi principi sociali e di avvicinamento al popolo, questo è falso dal momento che il poeta rimase fedele alla dittatura fino alla fine e aderì alla Repubblica Sociale Italiana(1943-1945) . Visse quindi tutte le fasi di quell'infausto periodo storico, le leggi razziste del 38, i rastrellamenti, le deportazioni, i campi della morte e nessuna di queste mostruosità gli fece fare un passo indietro rispetto alla goduria dei treni che arrivavano sempre in orario e alla sua sfrenata simpatia per il Duce. Quindi altro che innocenza di Pound, la sua è stata un'ideologia demoniaca, un odio antisemita tipico di quel periodo storico sebbene Magris giustifichi anche questo citando i tanti amici ebrei di Pound. A questo punto, scusate, mi è venuto amaramente da ridere perchè non avrei mai creduto che un personaggio del livello dello scrittore triestino cadesse nella trappola ipocrita e infantile della solita tiritera "io antisemita? Ma se ho tanti amici ebrei!" "Il suo antisemitismo non era razzista, dice lo scrittore, si rivolgeva solamente al ruolo degli ebrei nel sistema bancario". Quindi? Non era questa anche la prima teoria di Hitler? Gli ebrei e i loro soldi che distruggevano l'economia tedesca! A questa menzogna poi venne aggiunta la teoria della razza per creare più odio. Odiare gli ebrei con pancia e testa, questo era lo scopo nazista: soldi e banche - nasoni enormi e gobba come nelle orride vignette nazifasciste (adottate oggi dall'islam). Tesi risultate vincenti: gli ebrei odiati dai poveri, dai ricchi, dagli intellettuali, dagli ignoranti, da fascisti e da comunisti, da cristiani e da atei. "Non ameremo Pound di meno per il suo tragico abbaglio e la sua grandezza poetica non ci farà prendere sul serio le sue teorie". Giusto, non è che lo ameremo di meno, non lo ameremo proprio per niente e le sue teorie mai ripudiate le prendiamo terribilmente sul serio per disprezzarlo politicamente e umanamente senza esitazione. "Non si è messo la feluca, è rimasto un profeta...." Profeta? Profeta di cosa, Magris? Della morte che ammorbava l'Europa? E poi, per cortesia, non insulti la mia intelligenza e nemmeno la sua. Lo voleva anche colla feluca? Lo voleva magari con la bottiglia di olio di ricino andare di casa in casa a cercare gli antifascisti, per ammettere la mostruosità delle sue idee? Il fascismo e il comunismo sono ideologie che albergano nel cervello e nel cuore, ieri come oggi, non nell'abbigliamento o nell'aspetto fisico delle persone. Chi ha per davvero "un generoso sentimento della vita e dell'uomo che nutre la loro arte" non può identificarsi con il male e pensare che la vita sia un cancro. Il bello non può amare la mostruosità. Quindi Ezra non era il bello ma il mostro. Giù le mani dai poeti, conclude Magris, Ehhh no! Io le mani su poeti come Puond le metto, eccome. Essere un artista non esonera dall'essere un lestofante, un criminale e un traditore. Pound e Wagner, sono stati due artisti di grande valore, il secondo un vero genio, ma come uomini, l'uno fascista e l'altro ispiratore del nazismo, sono stati orrendamente nocivi anche per le future generazioni. Nel 1945 Ezra Pound fu arrestato dai partigiani italiani e consegnato agli Stati Uniti, fu processato e solo la diagnosi di schizofrenia lo salvò dalla fucilazione, condanna in tempo di guerra per chi tradisce il proprio paese.
Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale di Israele, unica e indivisibile"