Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 27/10/2018, a pag.15, con il titolo "Bergamo,ex chiesa dei frati: stop della Lombardia alla nuova moschea"
Una iniziativa che probabilmente verrà giudicata illegale, l'asta era stata bandita dalla stessa Regione Lombardia. Non è così che che si combatte l'invasione silenziosa - e legale- dell'islam in Italia. I musulmani capiranno che le polemiche non aiutano il loro progetto di invasione, impareranno a costruirsi le moschee per loro conto, come è avvenuto in molti paesi europei. E allora sarà troppo tardi per qualsivoglia intervento. Si può forse - in democrazia - impedire a una fede di costruire i propri luoghi di culto? Ecco dove porta la non conoscenza dell'islam.
La Regione Lombardia si "riprende" l'ex chiesa di Bergamo che un'associazione di musulmani si era aggiudicata a un'asta per farne una moschea. Un'asta bandita tramite una controllata della stessa Regione, "Infrastrutture lombarde". Si cerca di evitare così la possibilità che l'ex cappella dell'ospedale di Bergamo diventi un luogo di culto islamico. La svolta, dopo le polemiche, è arrivata ieri e l'ha annunciata il governatore della Lombardia, Attilio Fontana: «Il simbolo della cristianità della cappella della Chiesa Casa Frati sarà salvaguardato perché Regione Lombardia farà valere il diritto di prelazione»
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