Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 20/10/2018, a pag. 9, con il titolo "Foa choc: 'Eurodeputati Pd pagati da Soros' ", la cronaca di Andrea Carugati.
Marcello Foa
A meno di un mese dalla sua nomina bis alla guida della Rai (la prima volta a inizio estate era stato bocciato dalla commissione di vigilanza), Marcello Foa accusa il Pd di essere finanziato da George Soros e si fa portavoce dei movimenti populisti europei. Lo fa in un lungo colloquio con il quotidiano israeliano Haaretz. «Non abbiate paura di loro», il messaggio lanciato dal neo presidente Rai. «Non c’è xenofobia nella retorica o nelle azioni di questi leader nei confronti di migranti e rom». Al contrario, l’atteggiamento di sospetto della gente verso i migranti «si basa su una esperienza sociale diretta». Mentre la persecuzione degli ebrei «era basata su una ideologia razzista».
George Soros
«In molti paesi occidentali la gente ritiene di non essere più padrona a casa sua e io penso sia un sentimento legittimo», prosegue Foa. «Ci sono molte organizzazioni internazionali che hanno enormi poteri e nessuno sa nulla di loro, per questo quello che chiamiamo sovranismo è un meccanismo di autodifesa». Sovranismo, argomenta Foa, non significa nazionalismo. «Non c’è l’idea che un Paese si senta superiore agli altri». E il sostegno ai populisti da parte di movimenti razzisti e neonazisti? «Se esprimono sostegno per l’attuale governo italiano lo fanno di loro iniziativa. Non approvo questi estremisti». Poi lancia un’accusa non provata al Pd : un numero enorme» di eurodeputati, fra cui «l’intera delegazione» del Pd, ha ricevuto finanziamenti dal miliardario George Soros, dice Foa basandosi su un presunto report smentito da Roberto Cuillo del Pd. Secondo i dem si tratta di una lista di eurodeputati considerati vicini a Soros che era stata diffusa su una rete di media euroscettici. Secondo Foa gli attacchi contro Soros non possono essere considerati antisemiti perché si basano sulle sue azioni. «Se fosse attaccato in quanto ebreo sarebbe antisemitismo, ma non è quello che accade e ritengo sia offensivo usare l’antisemitismo come alibi per soffocare questo dibattito».
Foa, dal canto suo, si dichiara «affine a Israele», ricorda il nonno ebreo e spiega:« Ogni volta che vengo qui riscopro le mie radici».
La reazione del Pd è furiosa: David Sassoli, vicepresidente del Parlamento Ue, annuncia querela: «Dovrà rendere conto delle sue parole in tribunale» . «Può un presidente che la legge vuole di garanzia sparare fake news contro la principale forza di opposizione? Forse in Venezuela», dice Andrea Marcucci. «Foa si dimetta, le sue parole sono da Minculpop», gli fa eco il vicepresidente della Vigilanza Francesco Verducci. «Parla come un portavoce del governo», l’accusa di Michele Anzaldi. I dem insistono nella richiesta di controllare i verbali del voto della Vigilanza che ha portato Foa alla guida della Rai: «Tutti sanno che quel voto è illegittimo», dice Marcucci.
Per inviare alla Stampa la propria opinione, telefonare: 011/65681, oppure cliccare sulla e-mail sottostante