La Danske Bank sostiene il BDS ed è al centro del sistema di riciclaggio del denaro sporco più grande in Europa
Analisi di Manfred Gerstenfeld
(Traduzione di Angelo Pezzana)
Sorprendentemente, la Danimarca è al centro di un enorme azione anti-Israele con il sostegno al movimento BDS. Mentre era molto più probabile che un'organizzazione di questo tipo si verificasse in Norvegia o Svezia, fra i paesi maggiormente in prima linea per l’odio contro Israele. Di recente si è scoperto come il più grande gruppo bancario danese, la Danske Bank, è stata coinvolta per anni in un enorme scandalo di riciclaggio di denaro sporco. Questa attività criminale è stata condotta dalla sua filiale in Estonia tra il 2007 e il 2015. L'ammontare del denaro trasferito all'estero e attualmente oggetto di indagine è di ben 234 miliardi di dollari. La banca centrale ritiene che una percentuale significativa di questi pagamenti fosse sospetta. Sono stati esaminati 15.000 conti. Di questi, 6.200 contenevano il maggior numero di fattori di rischio. I clienti coinvolti erano principalmente russi e altri cittadini dell'Europa orientale non residenti in Estonia.
Per realizzare questo schema la filiale della Danske Bank usufruiva dell'aiuto di importanti corrispondenti bancari esteri. Non è ancora stato accertato fino a che punto queste banche straniere fossero a conoscenza di ciò che stava accadendo. Eppure, JP Morgan ha chiuso nel 2013 la sua relazione bancaria corrispondente con la banca estone a causa dei sospetti sulle sue attività, sostituendola con Bank of America. Invece Deutsche Bank ha continuato a effettuare bonifici in dollari statunitensi per conto della Banca estone. Nel 2014, quando Danske Bank aveva già ricevuto seri avvertimenti sulle attività sospette nella sua filiale estone, decise di aggiungere Bank Hapoalim a un elenco di società con cui aveva deciso di non collaborare a causa di "Ragioni legali ed etiche", asserendo che Bank Hapoalim stava finanziando gli insediamenti "agendo contro le regole del diritto internazionale umanitario".
Danske Bank aveva anche ritirato i suoi investimenti dalle compagnie israeliane Africa Israel Investments Ltd, Elbit Systems, Arytand DanyaCebus. Il boicottaggio di Bank Hapoalim non è stato senza conseguenze per Danske Bank. Diversi Stati negli Usa,tra i quali Colorado e New Jersey, hanno smesso di fare affari con la banca e / o hanno venduto i loro investimenti. Nel 2016, la Danske Bank ha annullato la sua decisione riguardante Bank Hapoalim. Un anno fa il quotidiano britannico Guardian ha rivelato, sulla base di dati venuti alla luce, che il governo dell'Azerbaigian usava la banca per finanziare un programma segreto da 2,9 miliardi di dollari per pagare contratti con paesi europei attraverso una rete di banche britanniche. Il documento ha rivelato che tra il 2012 e il 2014 sono stati effettuati oltre 16.000 pagamenti segreti attraverso la filiale estone della Danske Bank. Parte di questo denaro era diretto a politici e giornalisti all'interno di un quadro di operazioni di lobbying. Lo schema era titolato "lavanderia azerbaigiana". Tra coloro che ricevevano i pagamenti vi erano ex membri dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, nonché un membro del Consiglio di amministrazione della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS). Non è stato però dimostrato che tutti i destinatari conoscessero la fonte del denaro, venuta allo scoperto dopo che erano stati smascherati gli intermediari, e quanto era avvenuto di dominio pubblico. Rispetto al riciclaggio aveva comunque una valenza minore della corruzione. Recentemente, il Ceo di Danske Bank, Thomas F. Borgent, ha rassegnato le dimissioni, ma ha affermato che sarebbe rimasto fino a quando non sarebbe stato trovato un successore adatto. Da allora, è stato sospeso dal Consiglio.
Un rapporto sullo scandalo è stato redatto da uno studio legale danese che aveva rapporti di collaborazione con la stessa banca. Questa relazione precedente suscitò molte critiche. Il rapporto mise il luce la gestione incompetente e negligente di Danske Bank . Il documento affermava tra l'altro che non erano stati effettuati controlli adeguati da parte della banca sulla sua filiale estone. Né ha preso atto delle gravi indicazioni di illeciti nel corso degli anni. Vi sono stati anche sospetti che alcuni dipendenti in Estonia fossero coinvolti nel riciclaggio di denaro o collusi con i clienti. Sebbene lo scandalo abbia raggiunto proporzioni gigantesche, le sue ripercussioni totali non sono ancora state completamente rivelate. Molte altre ramificazioni richiederanno più tempo per investigare. L'Agenzia nazionale per il crimine del Regno Unito ha annunciato di aver avviato un'inchiesta sui rapporti con le banche britanniche da parte del gruppo Danske Bank per essere state coinvolte in attività di riciclaggio di denaro. Un'organizzazione, “Corruption Watch” ha richiesto che si prendesse seriamente in considerazione il ritiro della licenza alla filiale britannica della banca. Le attività di riciclaggio di denaro della Danske Bank sono probabilmente le più grandi nella storia europea. Il ministro danese dell’economia, Rasmus Jarlov, ha dichiarato che si aspetta che le autorità danesi denuncino la Danske Bank per una somma di oltre 600 milioni di dollari. Gli analisti si aspettano che la banca possa anche essere multata di miliardi di dollari dalle autorità di regolamentazione statunitensi ed europee. Esistono già voci che invitano il consiglio di amministrazione della banca a valutare se la gestione abbia violato le sue responsabilità fiduciarie e che possa eventualmente essere ritenuta responsabile. Se così avverrà,dovranno essere citati in giudizio. Israele è soggetto a una continua raffica di propaganda e discriminazione di odio estremo da parte di individui e organizzazioni moralmente corrotti. Se Israele avesse, come dovrebbe avere, un'agenzia anti-propaganda, lo scandalo della Danske Bank potrebbe essere usato come esempio principale di corruzione morale e truffa in corso. Questo caso sarebbe tanto più utile in quanto le rivelazioni di ulteriori indagini sul comportamento scorretto della banca condurranno molto probabilmente a ulteriori informazioni negli anni a venire.
Manfred Gerstenfeld è stato insignito del “Lifetime Achievement Award” dal Journal for the Study of Antisemitism, e dall’ International Leadership Award dal Simon Wiesenthal Center. Ha diretto per 12 anni il Jerusalem Center for Public Affairs.