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Gentilissima Deborah , ho visto anch 'io la puntata di Ulissè ,e anch ' io ero come pietrificata e tanto tanto commossa e nello stesso tempo avevo timore che dicesse qualcosa di potermi deludere come fanno tanti documentari quando c 'è il tema della Shoah . E invece no ! Era comosso e sincero . Così ho potuto dare sfogo alla mia emozione . Grazie ad Alberto Angela figlio , e grazie a lei Deborah . Wanda Ardizzon ****************** Gentile Deborah, ho molto apprezzato il suo commento alla trasmissione di Alberto Angela dedicata al ricordo della razzia al ghetto ebraico di Roma, un programma pieno di riflessioni, capace di condensare in due ore l'immane tragedia della Shoah. è però su questa parola che vorrei un sua riflessione. Angela, così attento nel suo racconto, non l'ha quasi mai pronunciata, sostituendola con l'insopportabile 'olocausto'. è mai possibile che non conosca la differenza? Chiamare olocausto il genocidio ebraico è abitudine di chi ne ignora il significato. mi rendo conto che di fronte all'ottimo lavoro di Angela ne rappresenta un aspetto minore, ma non per questo meno rilevante. mi piacerebbe conoscere il suo pensiero. grazie per i suoi commenti e per il lavoro di informazione corretta che seguo quotidianamente, Matteo Fortuny Gentili Wanda e Matteo, |
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