Riprendiamo da LIBERO di oggi, 14/10/2018, a pag.12, con il titolo "Niente piazza al gendarme-eroe per non offendere l'islam" il commento di Mauro Zanon
Mauro Zanon Arnaud Beltrame
È morto da eroe Arnaud Beltrame, il tenente colonnello che lo scorso marzo, in un supermercato di Trèbes, nel sud della Francia, si offrì come ostaggio, al posto di una donna, al terrorista islamico Radouane Lakdim, è morte da eroe cristiano, perché cristiana era la sua cultura e la sua religione, sacrificandosi per salvare altre vite, mentre il suo boia lo accoltellava in nome di Allah, è morto trasmettendo a tutto il mondo un messaggio di speranza e di pace dinanzi all'oscurantismo jihadista, ma a Marsiglia la sinistra locale ha deciso che non merita una piazza in suo onore, perché dedicargliela sarebbe una «provocazione» nei confronti dei musulmani.
A dare la notizia del rifiuto della gauche è stato Stéphane Ravier, presidente del gruppo Rassemblement national (Rn, il nuovo partito della Le Pen) al consiglio comunale di Marsiglia. «I consiglieri socialisti e comunisti hanno rifiutato che una piazza del Quindicesimo arrondissement di Marsiglia porti il nome di Arnaud Beltrame, per non "provocare" la popolazione. Si può sempre contare sulla sinistra per tradire e genuflettersi», ha attaccato su Twitter Ravier, pubblicando anche il video del suo intervento durante il consiglio comunale. Nel Quindicesimo arrondissement di Marsiglia, la stragrande maggioranza della popolazione è di confessione musulmana, è lì che il progetto della Grande Moschea, poi abbandonato per questioni burocratiche, aveva trovato terreno fertile per svilupparsi, ed è lì che i servizi segreti hanno gli occhi puntati, in seguito a una serie di partenze per la Siria assai sospette. «Rendere omaggio a un eroe nazionale, che ha sacrificato la vita per gli altri, sarebbe una provocazione?», si chiede attonito il settimanale Valeurs Actuelles. A quanto pare sì per la sinistra francese, una provocazione ai danni dei musulmani.
Secondo le parole di Ravier, socialisti e comunisti avrebbero inizialmente utilizzato «il falso pretesto secondo cui la piazza non era abbastanza prestigiosa, prima di confessare la verità», ovvero il timore di infastidire i musulmani, con cui la sinistra nazionale, non solo marsigliese, continua a scendere a patti per clientelismo elettorale.
Il consigliere Rn, durante il turbolento consiglio comunale, ha poi fustigato il cinismo della gauche che «durante tutto l'arco dell'anno dà lezioni sui valori e sulla necessità di difendere il suo impegno nella lotta contro l'oscurantismo», finendo poi per «indietreggiare» e «collaborare con il nemico».
Per l'ignominia di questo rifiuto, ha concluso Ravier, «risponderete davanti alla Storia!». Non paga, la sinistra marsigliese si è permessa pure di insultare il consigliere Rn. Patrick Mennucci, barone del socialismo nella città focea, si è rivolto in questi termini al collega sovranista: «Calmati Adolf», nel senso di Adolf Hitler. «È l'erede dei cavalieri e dei monaci, non delle star dei reality show», disse il giornalista del Figaro Eric Zemmour per ricordare Arnaud Beltrame.
La sinistra, invece, preferisce dimenticarlo.
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