Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 02/10/2018 a pag.13 con il titolo "Polanski gira Dreyfus. Insulti sulla Rete" il commento di Stefano Montefiori.
Il caso che nel 1977 ha coinvolto il regista Roman Polanski è stato un #MeToo in anticipo sui tempi, che ha strumentalizzato le accuse a Polanski, dovute a un rapporto con una ragazza minorenne introdotta al regista dalla madre, che ben sapeva quello che stava facendo. Per questo Polanski da 40 anni non può rientrare negli Stati Uniti, se non vuole essere immediatamente arrestato.
Ecco l'articolo:

Stefano Montefiori

Roman Polanski
A 85 anni, Roman Polanski comincerà il 26 novembre le riprese di «J’accuse», il film sul caso Dreyfus basato sul romanzo storico di Robert Harris, del quale Polanski aveva già portato al cinema «The Ghost Writer» (2010). Per il regista, inseguito dalla giustizia americana per la violenza sulla tredicenne Samantha Geimer nel 1977, si tratta del primo film dopo la campagna #metoo che ha riportato in primo piano la sua vicenda giudiziaria.

Alfred Dreyfus
Le proteste sono già cominciate, a Polanski non viene perdonato di dedicarsi alla storia del capitano Alfred Dreyfus, ebreo accusato ingiustamente di tradimento dall’esercito francese nel 1894 e poi riabilitato grazie al celebre «J’accuse» di Émile Zola.
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