Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 30/09/2018, a pag.1 il redazionale dal titolo " Uccisi sei palestinesi "
Abbatteremo il confine con Israele e strapperemo i
cuori dai loro corpi (Yaya Sinwar, leader di Hamas, maggio 2018)
Ma l'Osservatore Romano evita di scriverlo
In prima pagina, una notizia che non viene più nemmeno riportata da nessun altro giornale nè rete TV, tanto è chiara la politica di Hamas di mandare al macello giovani vittime scelte accuratamente tra i minorenni. L'imbarazzo nel non poter raccontarlo apertamente - non sia mai, danneggerebbe la causa palestinista!- viene ipocritamente evitato con la non pubblicazione.
Al quotidiano ufficiale della S.S. (Santa Sede) questo non importa, si pubblica eccome, persino in prima pagina, questa volta almeno ci sono le dichiarazioni di parte israeliana, ma vuoi mettere la soddisfazione nello scrivere ' 6 morti palestinesi' e fra gli isrealiani 'nessuno'! E soprattutto: " da quando sono iniziate le proteste — si contano più di 188 palestinesi morti e oltre 20.000 feriti."
Ecco il pezzo:
TEL Aviv, 29. Sono sei i manifestanti palestinesi morti ieri negli scontri al confine tra la striscia di Gaza e Israele con l'esercito dello stato ebraico. A dare il nuovo bilancio è stato il ministero della sanità di Gaza — come riferito dai media locali — che parla anche di oltre cinquecento feriti, di cui novanta da colpi d'arma da fuoco. Tra le vittime, precisa il ministero, si contano ragazzi di 14 e 18 anni. Tra i feriti, si segnala poi un bambino di undici anni, colpito all'addome da un colpo di arma da fuoco. «Oltre io.000 facinorosi palestinesi si sono ammassati lungo il confine da dove hanno lanciato contro i militari granate e altri ordigni esplosivi» ha dichiarato un portavoce dell'esercito israeliano. I manifestanti «sono anche riusciti ad aprire una breccia nei recinti di confine per fare poi ritorno nella Striscia». Un velivolo israeliano ha colpito una postazione palestinese all'interno della Striscia. Da parte israeliana, ha precisato il portavoce, «non si segnalano vittime». Le manifestazioni di protesta erano state indette da Hamas nel quadro di quella che viene definita la "Grande marcia del ritorno" per ricordare i settant'anni della Naqba (catastrofe) dei palestinesi, che coincide con la nascita dello stato di Israele nel 1948. Dal 30 marzo — quando sono iniziate le proteste — si contano più di 188 palestinesi morti e oltre 20.000 feriti.
Per inviare all' Osservatore Romano la propria opinione, telefonare: 06/ 69883461, oppure cliccare sulla e-mail sottostante