Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 18/09/2018 , a pag.14, la breve "Israele accoglie 1.000 etiopi 'Falashmura' ". Ci auguriamo che sul quotidiano dei vescovi un pezzo come quello di oggi, che informa correttamente, non rimanga un'eccezione.
A destra: un gruppo di Falashmura
Israele ha approvato l'immigrazione dall'Etiopia di 1.000 membri della comunità Falashmura - etiopi con radici ebraiche ma convertiti al cristianesimo molte generazioni fa - che abbiano già nel Paese congiunti di primo grado. Lo ha annunciato il premier Benjamin Netanyahu, venendo così incontro alle richieste dei 130mila Falasha - di origine etiopica e di religione ebraica - che da tempo si sono stabiliti in Israele. I Falashmura, essendo considerati convertiti al cristianesimo, non sarebbero autorizzati ad immigrare in Israele in base alla "Legge del Ritorno". Tuttavia, molti fra di loro hanno creato nuclei familiari con i Falasha, e 1.300 Falashmura si sono già riuniti con i congiunti in Israele.
Benjamin Netanyahu
«Si tratta di una decisione non semplice», ha detto Netanyahu. Che ha anche criticato un episodio di discriminazione nei confronti di ebrei origine etiopica. «Non accettiamo alcuna forma di razzismo né contro gli ebrei giunti dall'Etiopia né contro altri», ha detto in riferimento alla disposizione di un rabbino ortodosso secondo il quale le donne Falasha dovrebbero essere tenute lontane dalla confezione del cibo perché «è dubbio che siano ebree a tutti gli effetti».
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