Lia Levi scrive sull'ignominia delle leggi razziali volute dal regime fascista che già, non aveva più l'appoggio del popolo italiano ( v. Renzo de Felice) : purtroppo, tutto vero, è una pagina della nostra storia di cui non ci si può che vergognare, ma, attenzione!: l'Italia non ha conosciuto nè i progrom dell'Europa orientale e dell'Unione Sovietica nè i campi di sterminio nazisti ed anzi ha fatto di tutto per salvare le vite di tanti ebrei anche nei territori occupati dal Reich, ( v. Kaput di Curzio Malaparte ). Con sincera stima
Giovanni Battista Vargiu
Gentile Giovanni Battista,
Lei in parte ha ragione. In Italia non vi sono mai stati i pogrom come in altri paesi europei, soprattutto in Russia e altri paesi dell'Est. Sui campi di sterminio avrei qualche riserva visto che ne esisteva uno a Trieste, la tristemente famosa Risiera di San Sabba, unico campo in Italia dove esistevano i forni crematori. Trieste è stata anche l'unica città italiana ad avere un Gauleiter cioè un caporegione nazista. Inoltre in Italia furono istituiti i primi ghetti, a Venezia nel 1591. Quello di Roma fu l'ultimo ghetto abolito in Europa nel 1870. Come vede anche l'Italia ha avuto le sue vergogne, oltre alla Leggi Razziali, e sarebbe ora che facesse i conti con il suo passato.
Un cordiale shalom