Carissima Signora Fait, Ho letto tre volte la sua intervista alla Siegmund Freud con il suddetto telegenico speaker che mi ricorda quella famosa maschera teatrale di esopiana memoria ("Ehu, quanta species cerebrum non habet!", quante arie si danno queste persone senza cervello!). La prima volta l'ho letta immedesimandomi negli ebrei in difesa del territorio di Erez Israel, la seconda in quegli ebrei scampati alla Shoah, la terza nell'uomo che vive in occidente con la testa martellata dalle "stamburate" (mi perdona il toscanismo?!) radiotelevisive sulle cosiddette - molto cosiddette e poco corrispondenti alla realtà - persecuzioni dei vari Hamas & C. Concordo con lei con la conclusione IRRECUPERABILE. Forse una soluzione la vedrei, per drastica che possa sembrare. Quando ero ragazzo e ogni tanto uscivo con qualche mattana mi dicevano: "Ma tu da piccolo sei caduto dal seggiolone?". In tal caso proporrei un bel martello da dargli in testa come fece Vulcano sulla testa di Giove per fargli scaturire Minerva. Gli si potrebbero rinfrescare le idee? Scusi l'ironia, ma "quanno ce vo' ce vo'!" come dicono a Roma. Shalom
Mario Salvatore Manca di Villahermosa
Gentile Mario Salvatore,
Dubito che dalla testa del signore in questione potrebbe scaturire una Minerva, credo sia più facile che ne esca Chaos, il dio del nulla. Le mie personali diatribe con il giornalista sono , seppur periodicamente, di vecchia data e vedo che a distanza di anni niente è cambiato. Che dire? Sperare per il futuro? Ne dubito e dubito fortemente che le martellate in testa possano risolvere una situazione ormai obsoleta.
Un cordiale shalom
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