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La Stampa Rassegna Stampa
17.09.2018 Israele:il terrorismo di Abu Mazen è uguale a quello di Hamas
Cronaca di Giordano Stabile, Commento di Deborah Fait

Testata: La Stampa
Data: 17 settembre 2018
Pagina: 21
Autore: Giordano Stabile - Deborah Fait
Titolo: «Padre di 4 figli ucciso a coltellate da un terrorista palestinese - Tg3 Rai: in 3 minuti 7 volte la parola 'colono'»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 17/09/2018, a pag. 21 la cronaca di Giordano Stabile dal titolo "Padre di 4 figli ucciso a coltellate da un terrorista palestinese"; con il titolo "Tg3 Rai: in 3 minuti 7 volte la parola 'colono' ", il commento di Deborah Fait.

A destra: Ari Fuld

IC ha pubblicato ieri la notizia dell'attentato immediatamente dopo i fatti, con la cronaca di Vito Anav: http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=72055

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Vito Anav

Oggi la Stampa riporta correttamente l'accaduto, e anche il titolo che presenta l'articolo di Stabile è equilibrato: gli altri quotidiani italiani dovrebbero prendere esempio.

Ecco l'articolo:

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Giordano Stabile

Ari Fuld aveva già programmato il suo prossimo tour di conferenze negli Stati Uniti, a novembre. Tema: Israele e la sua lotta per sopravvivere nel turbolento Medio Oriente. Ieri mattina è stato avvicinato sul retro di un centro commerciale, dove aveva parcheggiato l’auto, da un palestinese, poco più che un ragazzo. E’ stato colpito con un coltello all’addome ed è morto poche ore dopo in ospedale.
Fuld, 45 anni, era noto in Israele e in America perché uno degli attivisti più combattivi di Standing Together, una ong che appoggia le forze armate israeliane, soprattutto in Cisgiordania, e si oppone a chi nega l’esistenza dello Stato ebraico. La sua uccisione ha suscitato un’ondata di indignazione in tutta Israele. Fiumi di messaggi sono arrivati su Twitter e Facebook, dove Fuld conduceva le sue battaglie con post molto impegnati.

L’Intifada continua
L’attacco è avvenuto nell’intersezione di Gush Etzion, già teatro di più gravi attentati con auto lanciate sui passanti, ed è l’ultimo della cosiddetta “Intifada dei coltelli”, che dall’ottobre del 2015 ha fatto oltre 40 vittime israeliane. Attorno a Gush Etzion ci sono alcuni degli insediamenti più antichi di Israele, costruiti a partire dagli anni Venti, poi distrutti dalla Legione araba nel 1948, e ricostruiti dopo l’occupazione della Cisgiordania da parte di Israele nel 1967. Oggi ospitano oltre 70 mila persone. Sono stati alcuni abitanti degli insediamenti, armati, a catturare il terrorista, il diciasettenne Khalil Yousef Ali Jabarin, di un villaggio vicino. I genitori del killer avevano avvertito l’Autorità palestinese che stava per compiere un attentato, perché era sparito di casa all’improvviso e aveva dato segnali in tal senso, ma le forze di sicurezza palestinesi non sono riuscite a intervenire in tempo.

Hamas, con il portavoce Fawzi Barhoum, ha invece plaudito all’attacco, definendolo una «risposta naturale ai crimini commessi da Israele». Israele è stata subito attraversata da rabbia e dolore. Fuld, padre di 4 figli, ha cercato di fermare il killer, che voleva attaccare altre persone, prima di essere accoltellato a morte. Il presidente Reuven Rivlin si è unito alle condoglianze alla famiglia: «Nessuno ha lottato con così tanta forza contro il terrorismo come Ari, ha combattuto fino al suo ultimo istante, faremo tutto quello che è in nostro potere per punire i colpevoli». L’ambasciatore americano David Friedman ha espresso il dolore «dell’America per uno dei suoi cittadini brutalmente ucciso da un terrorista palestinese».

Tg3 Rai: in 3 minuti 7 volte la parola 'colono'
Commento di Deborah Fait

http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-ef6a24dd-1e8e-4507-8510-5d43bf67fc73.html

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Ismail Haniye (Hamas) con Abu Mazen

Quando la Rai si deciderà a cambiare linguaggio? Domenica mattina un terrorista palestinese diciassettenne ha ucciso a coltellate Ari Fuld distruggendo l'ennesima famiglia israeliana. Una moglie e quattro bambini sono rimasti a piangere, non sono soli, sono sorretti dal dolore di tutto Israele ma non è accettabile che una persona, un padre, un marito, un patriota, recandosi al lavoro, riceva una coltellata nella schiena da uno stronzetto palestinese diventato terrorista nella scuola dell'URNWA che frequentava. Erano una bella famiglia i Fuld, serena, vivevano a Gush Etzion, un villaggio a sud di Gerusalemme, fondato nel 1940 su una proprietà acquistata nel 1920. Ebbene, la Rai, telegiornale di Rai Tre, nel servizio delle ore 19 di domenica, ha dato la notizia pronunciando per ben 7 volte le parole "colono-colonia" nel giro di un paio di minuti. La parola terrorista non è mai stata pronunciata, sostituita da "assalitore...che ha sfogato la sua rabbia....". Rabbia? Khalil Jabarin e' un ragazzo di famiglia benestante, ha una bella casa, va a scuola. Adesso viene curato all'ospedale Hadassa di Gerusalemme dai migliori medici di Israele. Poi andrà in galera, spero a vita, dove potrà continuare gli studi, magari diplomarsi, forse laurearsi e mangiare Halal come la sua religione prescrive. E' rimasto ferito non gravemente e alla fine è stato appurato che a sparare è stata la sua vittima, Ari, con le ultime forze, prima di morire, per evitare che l'assassino colpisse altre persone. Ari Fuld, pugnalato alla schiena come fanno sempre i terroristi. Vigliacchi e stramaledetti, pugnalano sempre alla schiena, sparano sempre alla schiena in modo che le loro vittime non possano difendersi. Domenica sera abbiamo avuto i funerali di Ari Fuld, strazianti, i suoi bambini presenti. Posso augurarmi solo una cosa, il minimo, che Zahal distrugga la casa del terrorista fino all'ultimo mattone, tanto Abu Mazen provvederà a dare alla famiglia 3000 $ e uno stipendio a vita all'assassino. La domanda è: quando i servizi della RAI, pagati dagli italiani, si decideranno a dire la verità?

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale di Israele, unica e indivisibile"

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