Sono passati più di sessant'anni dal complotto pluto giudaico massonico di nazifascista memoria, ma il ventre che l'ha generato è sempre fecondo. Non arriva nemmeno dall'estrema destra, nè dall'estrema sinistra, questa volta. Ben sistemata al centro, salva si direbbe da ogni pericolo estremista, è di nuovo Barbara Spinelli che spara col cannone,sulla Stampa di ieri, contro gli ebrei ,questa volta americani, che starebbero dietro alla scelta di Bush di attaccare l'Iraq. Libera com'è di scrivere quanto ad altri sarebbe disdicevole, pena l'accusa di antisemitismo (il nome che uno si porta dietro conterà pur qualcosa), questa volta Barbara Spinelli accusa gli ebrei americani di essersi alleati ai fondamentalisti cristiani per fare gli interesi dello stato ebraico. L'argomento non è nuovo. L'avevamo già affrontato nelle nostre corrispondenze da Israele anche noi la settimana scorsa, dandone un ampio resoconto.In America molte anime belle, e non solo fra i pacifisti, hanno scoperto perchè Bush ha deciso de eliminare Saddam, e soprattutto chi l'ha convinto. Una cronaca che però Spinelli trasferisce nell'editoriale di prima pagina, come già le era riuscito lo scorso anno quando intimò agli ebrei di tutto il mondo di fare mea culpa per le "colpe" di Israele. La "colpa",questa volta, tutta ebraica, è la volontà di "israelizzare" l'America di Busch. Come dire, visto che fra i consiglieri del presidente ci sono alcuni eminenti ebrei, che la guerra a Saddam è stata dichiarata perchè l'hanno voluta i vari Wolfowitz, Perle,Kristol,kagan, insomma tutta quella cultura neoconservatrice ebraica che da anni su Commentary, Weekly Standard, New York Sun ed altri importanti media americani ci racconta il mondo diviso fra democrazie e dittature. E sulla necessità assoluta di combattere queste ultime per salvare le prime. Spinelli, non potendo questa volta accusare di alcunchè Israele, raggiunge lo stesso il suo obiettivo, mettendo in guardia l'America dal commettere gli errori che lei attribuisce a Israele. Arrivando a scrivere che il massacro di Sabra e Shatila avvenne con la "complicità dei soldati di Sharon"!.La strada passa attraverso la turpe alleanza che si sarebbe creata fra ebrei e cristiani. Che in America ci sia fra i conservatori cristiani una forte corrente di pensiero vicina a Israele è fuor di dubbio, e che questa cultura possa influenzare Bush pure. Così come non è escluso che possa essere anche venata da sentimenti anti islamici. E' più che giusto mettere in guardia il governo americano da possibili errori di valutazione nell'affrontare la questione irachena e mediorientale in generale. Quel che non riusciamo a capire dal ragionamento della Spinelli, estemamente contorto, è perchè Israele dovrebbe respingere chi cerca di darle una mano. Perchè sono cristiani ? Perchè, sempre secondo Spinelli, potrebbero rivelarsi dei falsi amici ? Perchè mirerebbero,quale ultimo fine, a convertire gli stessi ebrei ? Certo, i fondamentalismi religiosi abbondano di retorica, ma non capiamo cosa c'entrino con l'attacco all'Iraq, perchè debbano essere tirati in ballo sempre e comunque gli ebrei per spiegare il perchè una guerra è giusta oppure no. E' bene che un tiranno venga eliminato, per il bene anche e soprattutto del suo popolo ? Sarebbe poi così assurdo che a rendere conto delle proprie scelte in appoggio a Saddam venissero chiamati stati,come la Siria, che hanno fatto del terrorismo ragione di vita ?
Quisquiglie, direbbe Barbara Spinelli. La questione vera è Israele e la domanda che l'occidente deve porsi è se Bush ha agito in piena libertà oppure costretto ad attaccare l'Iraq obbligato da un nuovo complotto sionista.
Spinelli non è così brutale nell'affermarlo, ci gira intorno, ma il senso delle sue parole è quello. Bush e Blair stanno vincendo e non è elegante saltare sul treno in corsa dei vincitori. Facciamogli fare una sosta a Gerusalemme,sembra pensare Spinelli. Israele è abituata alle critiche, anzi, come tutte le vere democrazie, è capace persino di guardare ai critici più faziosi con sguardo benevolo. Oltre agli ebrei Spinelli ci aggiunge anche i sionisti cristiani. L'importante è che Israele c'entri comunque. Il dopo Saddam non si presenta facile.