Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 14/09/2018, a pag. 20 la cronaca di Giordano Stabile dal titolo "Il principe tratta con Israele per l'acquisto dell'Iron Dome".
A destra: Mohammed bin Salman
Giordano Stabile
L’Arabia Saudita è pronta ad acquistare il sistema anti-missile israeliano Iron Dome per proteggere la sua frontiera meridionale dagli Scud lanciati dai ribelli sciiti Houthi dallo Yemen. L’annuncio dell’accordo è stato dato dai media del Golfo. Se confermato segnerebbe un balzo storico nelle relazioni fra il Regno saudita e lo Stato ebraico, due Paesi che collaborano in segreto da anni nel campo dell’Intelligence e della sicurezza ma che non hanno ancora relazioni diplomatiche. Il principe ereditario Mohammed bin Salman sta spingendo per la normalizzazione dei rapporti ma pesa ancora la questione palestinese e di Gerusalemme e quindi quel passo è ancora prematuro.
Molto più urgente il problema posto dai guerriglieri sciiti che da tre anni e mezzo tengono in scacco la Coalizione sunnita guidata da Riad. Gli Houthi hanno riciclato i vecchi missili forniti negli Anni Settanta dall’Unione sovietica all’esercito yemenita. Hanno tentato di colpire più volte la capitale saudita senza successo, ma hanno messo a segno attacchi alle basi militari saudite lungo la frontiera. Per questo, oltre ai Patriot americani, Riad ha bisogno di un sistema che intercetti gli ordigni a più corta gittata. E in questo campo l’Iron Dome è considerato il migliore al mondo.
Come funziona il sistema antimissile Iron Dome
Trattativa ancora in corso
L’annuncio del contratto è stato dato dal giornale Al-Khalij, cioè “Il Golfo”, con sedi principali a Dubai e Londra. Forse troppo in anticipo, perché nella serata di ieri il Ministero della Difesa israeliano ha smentito che fosse già concluso. Ma le trattative sono in corso. La riservatezza è dovuta più ai problemi politici interni sauditi che israeliani. Due mesi fa il capo di Stato maggiore delle forze armate israeliane, Gadi Eisenkot, aveva detto al giornale saudita Elaph che Israele era pronta a condividere notizie di Intelligence con l’Arabia Saudita. Più che un proposito, una confessione, perché la collaborazione già esiste sui rapporti fra l’Iran e gli Houthi e sulle loro vie di rifornimento segrete.
Secondo il giornale Al-Khalij, è stata l’America a condurre la mediazione per la vendita del sistema anti-missile, in una serie di incontri a tre a Washington. Gli Stati Uniti spingono per quest’accordo anche perché vogliono impedire un’intesa sulla vendita del sistema S-400 da parte della Russia all’Arabia Saudita. L’amministrazione Trump vuole cementare l’alleanza fra l’asse sunnita e lo Stato ebraico e tenere fuori i russi dalla Penisola arabica, dopo che ha dovuto subire il riavvicinamento fra Mosca e Ankara, suggellato proprio dalla vendita degli S-400.
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