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L'Osservatore Romano Rassegna Stampa
06.09.2018 Ipocrisia inglese: aumentati i soldi ai 'profughi palestinesi'
Ma i fondi sono gestiti dai terroristi

Testata: L'Osservatore Romano
Data: 06 settembre 2018
Pagina: 3
Autore: la redazione dell'Osservatore Romano
Titolo: «Londra aumenta i fondi a sostegno della popolazione palestinese»
Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 06/09/2018, a pag.3, la breve "Londra aumenta i fondi a sostegno della popolazione palestinese".

L'iniziativa inglese di cui OR si compiace va nella direzione di un ennesimo aiuto non alla popolazione civile araba palestinese, ma ai terroristi, a partire da quelli di Hamas, che di fatto gestiscono i fondi di "aiuto" che arrivano. Questi fondi sono inoltre funzionali a mantenere milioni di persone che non sono profughi, ma al massimo discendenti di profughi, in una condizione che serve a diffondere odio verso Israele.

Ecco l'articolo:

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La Gran Bretagna ha annunciato un incremento del proprio contributo all'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione (Unrwa) che assiste i profughi palestinesi. L'iniziativa appare significativa soprattutto dopo la decisione degli Stati Uniti d'interrompere qualsiasi finanziamento all'organizzazione. La presa di posizione è stata resa nota in un comunicato del Foreign Office firmato dal sottosegretario agli Esteri del governo al Vicino Oriente, Alistair Burt. Nella nota si precisa che Londra intende aumentare di 7 milioni di sterline, fino a un totale di 45,5 milioni, i fondi stanziati per l'agenzia dell'Onu, destinandoli a contribuire al mantenimento delle scuole per mezzo milione di bambini palestinesi e all'assistenza medica per 3,5 milioni di persone. «Il sostegno del Regno Unito all'Unrwa assicura un essenziale aiuto umanitario e un fattore di stabilizzazione» nel Vicino oriente, sottolinea il sottosegretario Burt, aggiungendo che il governo è «profondamente preoccupato dell'impatto devastante provocato dalla carenza di fondi» all'agenzia e dalle «conseguenze» che questo rischia d'avere «per la stabilità regionale». L'iniziativa britannica si inserisce in una situazione tesa. Nei giorni scorsi incidenti si sono verificati nel villaggio cisgiordano di Walaje, presso Gerusalemme, dove reparti della polizia e della guardia di frontiera israeliana hanno scortato squadre di manovali incaricati di provvedere alla demolizione di quattro edifici privi dei necessari permessi di costruzione. Ne sono scaturiti disordini durante i quali alcuni abitanti del luogo sono rimasti feriti.

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