Territori contesi: abbattute le costruzioni illegali, a prescindere dall'identità dei costruttori La legge è uguale per tutti in Israele: lo stupore ipocrita dell'Osservatore Romano
Testata: L'Osservatore Romano Data: 05 settembre 2018 Pagina: 3 Autore: la redazione dell'Osservatore Romano Titolo: «Scontri in Cisgiordania»
Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 05/09/2018, a pag.3, la breve "Scontri in Cisgiordania".
La legge, in Israele, è uguale per tutti. Per questo le costruzioni edificate illegalmente vengono abbattute, a prescindere dall'identità dei costruttori. E' dunque ipocrita lo stupore di OR, che stigmatizza l'abbattimento di quattro case illegali ieri nei territori contesi: un pretesto per attaccare sempre e comunque lo Stato ebraico.
Ecco l'articolo:
Soluzione a due Stati: Uno Stato palestinese che riconosca i diritti delle minoranze, non sostenga più il terrorismo contro Israele e che sappia vivere in pace a fianco dello Stato ebraico... sarà chiamato "Paese della fantasia"!
Incidenti si sono verificati ieri in Cisgiordania nel villaggio di Walaje, presso Gerusalemme, dove reparti della polizia e della guardia di frontiera israeliana hanno scortato squadre di manovali incaricati di provvedere alla demolizione di quattro edifici privi dei necessari permessi di costruzione. Il villaggio di Walaje è a maggioranza arabo. I primi due edifici — riferisce il sito Ynet — sono stati rasi al suolo. Ma attorno ai militari si è poi radunata una folla di palestinesi che ha cercato di impedire la demolizione degli altri due. Negli incidenti, protrattisi a lungo, alcuni abitanti sono rimasti contusi. In definitiva tutti gli edifici sono stati distrutti cosa che, secondo gli abitanti, ha lasciato ora decine di persone senza un tetto. La popolazione di Walaje teme inoltre che altre demolizioni siano imminenti. E sempre ieri, l'esercito israeliano ha detto di aver sventato un tentato accoltellamento a Kiryat Arba, un insediamento ebraico nei pressi di Hebron in Cisgiordania. Secondo la ricostruzione fornita dell'esercito, l'assalitore palestinese si è avvicinato a un checkpoint nei pressi di Kiryat Arba con un coltello in mano. «In risposta — ha spiegato il portavoce militare — i soldati hanno sparato contro di lui ed è stato neutralizzato». L'agenzia di stampa Maan ha riferito invece che un palestinese di 28 anni di Hebron, identificato in Wad al Jabari, sarebbe stato ucciso dai soldati. Intanto, si continua a discutere sul piano proposto dall'amministrazione statunitense di costituire una confederazione tra Palestina e Giordania. Nella giornata di ieri è nuovamente intervenuto il governo di Amman per sottolineare l'impossibilità di attuare una proposta di questo tipo. Ad Amman come a Ramallah la credibilità degli Stati Uniti come mediatori ha sensibilmente perduto quota dopo il trasferimento dell'ambasciata a Gerusalemme.
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