Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 03/09/2018, a pag. 14, con il titolo "Israele dichiara guerra alla lap dance" il commento di Francesca Caferri.
L'articolo di Francesca Caferri e soprattutto il titolo non sono equilibrati perché fanno pensare a una offensiva addirittura di tipo militare di Israele contro i locali di striptease. Si tratta invece di una proposta che viene dai partiti religiosi ma che è ancora tutta da discutere. Vedremo se verrà discussa e a che cosa, in questo caso, porterà la discussione. Per ora l'unico fatto certo è il tentativo di Repubblica di mettere costantemente in cattiva luce Israele.
Ai partiti religiosi consigliamo di occuparsi, appunto, di cose attinenti alla fede, lascino perdere le vite private degli israeliani.
Ecco l'articolo:
Francesca Caferri
La Knesset
Israele dichiara guerra alla lap dance. L’ultima offensiva lanciata dal governo di Benjamin Netanyahu, in cui i partiti ultrareligiosi hanno un ruolo chiave, mette nel mirino i club di striptease e i luoghi dove si pratica la famosa "danza intorno al palo". L’agenzia France Presse ha diffuso il contenuto di una circolare con cui il ministero della Giustizia esorta la polizia a considerare come luoghi di prostituzione quelli in cui si pratica la lapdance. «Il fenomeno conosciuto come lap dance costituisce in determinate circostanze un atto di prostituzione. La prosecuzione di questa attività deve essere considerata come un crimine e provocherà la messa in atto di tutte le misure previste dalla legge», recita il comunicato. «Stiamo aspettando di capire come mettere in pratica la nota», ha confermato il portavoce della polizia Micky Rosenfeld all’agenzia francese. La nota fa parte di una strategia più ampia, che mira a ridurre le attività che il governo reputa oltraggiose: in questi giorni infatti un gruppo di parlamentari della maggioranza e dell’opposizione sta mettendo a punto un disegno di legge che punta a far inserire ufficialmente i locali dove si pratica lo striptease nel «ciclo della prostituzione». «Questa legge è pensata per riflettere nella legislazione israeliana la connessione diretta fra lo spogliarello e la prostituzione, due attività che portano con sè un’attitudine dannosa e umiliante verso le donne e i loro corpi», si legge nel disegno di legge. «L’industria dello striptease è legata da vicino a quella della prostituzione e la maggioranza dei locali di spogliarello sono in realtà luoghi di prostituzione». Non esiste ancora una data certa per la discussione del progetto, ma la stretta contro la prostituzione - che non è illegale in Israele - è già iniziata: un disegno di legge che stabilisce di multare i clienti delle prostitute sarà discusso in parlamento al rientro dalla pausa estiva.
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