Turchia: la diplomazia di Israele e la politica criminale di Mogherini 31/08/2018
Gentile Deborah, La situazione in Turchia è estremamente peggiorata da quando governa il partito akp legato ai fratelli musulmani. Dal punto di vista di Israele quanto conviene mantenere le relazioni diplomatiche con un tale paese? Sarebbe poco saggio rompere definitivamente con un governo amico dei terroristi? Cosa perderebbe Israele se facesse una simile scelta me lo chiedo ormai da un bel pò di tempo... Invece riguardo la Nato, fossi in Trump proporrei la cacciata della Turchia dall'organizzazione. Gli Stati Uniti hanno la forza per sopperire alla perdita delle basi in Turchia penso...
Shalom, Marco Magni
Gentile Marco,
Da quando in Turchia comanda Erdogan i rapporti con Israele sono stati molto difficili fino alla rottura dopo l'episodio della Mavi Marmara poi ricucita alla meno peggio a causa dello zampino di Barak Obama. Lo spostamento dell'Ambasciata americana a Gerusalemme ha ridotto le relazioni tra i due paesi ai minimi termini. La diplomazia è un affare complicato e credo che Natanyahu, da fine politico e diplomatico quale è, sappia esattamente cosa conviene a Israele. Forse, rompendo con la Turchia, aumenterebbe il terrorismo, forse le relazioni diplomatiche, per quanto difficili, potrebbero essere allo stesso tempo un freno al finanziamento del terrorismo di Hamas. Fosse per me la Turchia dovrebbe già essere fuori dalla NATO ma, soprattutto, dovrebbe entrarvi Israele che al momento è solo partner e non membro. In questo teatro di relazioni internazionali entrano come attori pericolosi anche l'Europa e l'Iran. La brutta notizia è che Federica Mogherini ha ripreso il discorso di far entrare la Turchia in Europa e questa sarebbe la vera tragedia per tutto l'Occidente.