Ho letto con vero interesse l'intervista di Meo Ponte al fondatore del Salone del Libro di Torino. Nessuno meglio di lui, sia per l'esperienza professionale conseguita di lunghi anni di lavoro nel settore sia per la perfetta conoscenza delle dinamiche socio-culturali di Torino, può fornire chiarezza e un parere autorevole su un argomento così delicato.
Come lettrice del Corriere e assidua frequentatrice del Salone ritengo inaccettabile invitare in un contesto di libertà culturali un paese come l'Iran che sistematicamente viola i diritti umani e a questo proposito l'articolo di Pierluigi Battista è a mio parere espressione del sentire della maggior parte degli italiani. Grazie ancora per aver intervistato Angelo Pezzana e come cittadina italiana non posso che augurarmi che i politici e i responsabili coinvolti in questa idea folle si ravvedano. Come moltissime altre persone non potrei partecipare a un salone dove l'Iran è paese ospite.
Cordiali saluti
Giorgia Greco
a: corrieretorino@rcs.it
Gentile Giorgia,
La bella intervista di Meo Ponte a Angelo Pezzana non potrebbe essere più chiara di così nello spiegare i retroscena e le assurdità di aver invitato l'Iran come ospite d'onore al Salone del Libro.
Sia Ponte che Pezzana sono due personaggi che a pieno titolo possono parlare dell'argomento, entrambi di grande esperienza professionale nel settore e Pezzana anche come fondatore del Salone del Libro nel lontano 1987. Un paese teocratico che ammazza, impicca, fa scomparire nel nulla chiunque non sia in linea con le regole del regime, un paese che minaccia di distruzione Israele e che apre le preghiere del venerdì, da 25 anni, invocando Allah affinchè il "mostro sionista" venga eliminato dalla carta geografica, non ha nessun diritto di entrare a far parte di una manifestazione culturale in un paese democratico.
Mi auguro che, come lei, molte altre persone evitino di partecipare a un salone che ospita il paese canaglia peggiore del mondo che potrebbe segnare la fine di una manifestazione culturale così importante.
Firmi l'appello di Anita Friedman
https://chn.ge/2w9BoeW
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=71836
Un cordiale shalom
ecco l'intervista sul Corriere della Sera/Torino
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=2&sez=120&id=71862