Alla Siria la presidenza del Consiglio di sicurezza: ma un Paese antisemita e amico del terrorismo lo meritava?
Che qualcosa non funzionasse all'ONU non eravamo i soli ad avvertirlo. Dalle conferenze contro il razzismo nelle quali però il razzismo viene esaltato (vedi Durban lo scorso agosto,imputati USA e Israele,giudici tutti gli stati più razzisti e terroristi del mondo), alle cosiddette risoluzioni nelle quali vengono regolarmente condannati gli stati democratici, il giudizio su quel consesso internazionale è sempre più negativo.
Mai però ci saremmo aspettati che venisse eletta alla presidenza del consiglio di sicurezza la Siria,come è avvenuto la scorsa settimana. Un paese che esercita il terrorismo come normale attività politica, nel quale non esiste nemmeno la più pallida finzione di diritti umani,e che occupa da ventisette anni il Libano,ridotto a stato vassallo.
Un'elezione che non ha prodotto nè scandalo nè riprovazione in Occidente. Nel silenzio quasi totale dei mezzi d'informazione, la prima voce che si è levata è stata quella dell'ambasciatore d'Israele a Roma Ehud Gol. E a ragione, se consideriamo l'inquietante vicinanza dello stato ebraico con quel vero e proprio vivaio del terrore che è la Siria.
Altre voci non ci risulta che si siano levate.
Per quei lettori che ancora distinguono tra turismo e terrore,che non rimangono affascinati solo dai reperti archeologici ma sanno guardarsi attorno con attenzione, proviamo a descrivere lo stato che da ora presiede l'ONU e dal quale siamo quindi anche noi rappresentati.
Terrorismo.
La Siria ospita e finanzia direttamente la Jihad islamica palestinese, che ha il suo quartier generale a Damasco. Tra l'altro, ha rivendicato l'attacco terroristico del 5 giugno quando ha fatto esplodere un autobus di linea israeliano uccidendo 17 giovani e ferendo decine di persone. La Jihad islamica palestinese ha ucciso finora 97 israeliani.
La Siria, direttamente tramite il presidente Bashar Assad, ha un rapporto diretto con gli Hizbollah ed il loro leader Shikh Nasrallah, responsabile di tutti gli attentati nel sud del Libano al confine con Israele. Ed è tramite la Siria che l'Iran finanzia il terrorismo libanese, responsabile di moltissime stragi.
La Siria sostiene Hamas, il fronte di liberazione della Palestina di Ahmad Jibril e sul suo territorio operano elementi legati ad Al Qaida di Osama bin Laden.
Diritti Umani:
La Siria è governata da un regime totalitario che viola costantemente ogni diritto civile. Libertà di stampa, uguaglianza giuridica e politica per le donne e le minoranze, pluripartitismo, libertà di religione,associazione e assemblea, persino di movimento, sono negate in Siria.
Nel 1982 Assad fece radere al suolo la città di Hama massacrando 25.000 civili. La minoranza curda (10%) è sottoposta ad ogni sopruso.
Libano:
E'occupato dalla Siria da 27 anni. Cinquantamila soldati siriani stazionano permanentemente in Libano, malgrado una risoluzione dell'ONU (sic!) del 1982 le imponesse di ritirarsi. Secondo il dipartimento di stato americano il governo siriano è pesantemente coinvolto nel commercio della droga della valle della Bekaa, territoio libanese sotto diretto controllo sirianio.
Antisemitismo:
In occasione della visita del Papa, il 5 maggio 2001, il presidente Bashar Assad ha dichiarato: "Gli ebrei cercano di uccidere i principi di tutte le religioni con la stessa mentalità con cui hanno tradito Gesù Cristo e nello stesso modo in cui hanno cercato di tradire e uccidere il profeta Maometto". Altra dichiarazione di Mustafah Tlas, consigliere personale di Assad: "Gli ebrei sono pochi milioni: se ogni arabo uccidesse un ebreo, non ce ne sarebbero più". Il quotidiano governativo Al Akbar ha scritto il 20.4.2001: " Hitler va ringraziato perchè ha vendicato in anticipo i palestinesi, anche se dobbiamo lamentare il fatto che la sua vendetta non è andata abbastanza avanti".
Va anche ricordato che la Siria,fra i molti stati arabi che dettero rifugio alle SS in fuga dopo la seconda guerra mondiale, si dimostrò fra tutti il più ospitale.
Ebbene,questo paese ha assunto la presidenza del consiglio di sicurezza dell'ONU. Non credo ci sia da sentirsi sicuri. Ci rimangono alcune curiosità. Come avrà votato il nostro rappresentante e come il nostro governo valuterà questa presidenza.