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Avvenire Rassegna Stampa
24.08.2018 Il convegno sull'ebreo Gesù senza ebrei e la censura su padre Dall'Oglio su Avvenire
Nell'articolo di Remigio Russo

Testata: Avvenire
Data: 24 agosto 2018
Pagina: 22
Autore: Remigio Russo
Titolo: «Cristiani e musulmani insieme per parlare di Gesù»

Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 24/08/2018, pag.22 con il titolo "Cristiani e musulmani insieme per parlare di Gesù" il commento di Remigio Russo.

Un ebreo come Gesù discusso in un convegno da soli cristiani e musulmani: è uno dei paradossi dell'incontro che si terrà a Cori   (vicino a Latina), e di cui Avvenire rende conto. L'iniziativa è nata su proposta della comunità siriana fondata da padre Paolo Dall'Oglio, per anni impegnato nel dialogo cristiano-islamico e, proprio per questo, cacciato dalla Siria nel 2012. Rientrato a Raqqa nel 2013, è stato rapito da terroristi islamici, sulla cui fine non si sa più nulla.. Nulla di questo, però, compare nell'articolo di Avvenire. Perché neanche due righe sulla vicenda di padre Dall'Oglio? Per non dare fastidio al  fanatismo islamico?

Ecco l'articolo:

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Paolo Dall'Oglio

Una settimana da vivere all'insegna della riflessione spirituale, della meditazione e delle visite in luoghi d'arte, ma ancor più un tempo dedicato al dialogo fraterno, alla condivisione tra fedi diversi. Questa è l'esperienza di "Porte aperte" che da oggi e fino al 30 agosto sarà vissuta a Cori, in provincia di Latina, nella chiesa di San Salvatore, grazie alla proposta della comunità monastica siriana di Dei Mar Musa, fondata da padre Paolo Dall'Oglio, che si è stabilita in questa struttura messa a disposizione dalla diocesi pontina. Il tema che guiderà il periodo sarà "Cristo nelle tradizioni cristiana e musulmana , anche se la linea seguita non è proprio quella classica. Lo ha spiegato una delle organizzatrici, suor Carol Cook Eid: «Non ci sono relazioni di tipo teologico o dogmatico, noi le chiamiamo delle porte aperte tematiche, che in fin dei conti sono incontri con le persone presenti. Infatti, coloro che verranno a parlarci non faranno altro che condividere la loro esperienza personale e spirituale che hanno fatto di Cristo; e lo faranno con quello stile tipico di quando si parla tra amici, in assoluta libertà e rispetto reciproco». Nomi di rilievo sono attesi, oltre a padre Jacques Mourad, cofondatore della comunità monastica, arriveranno Adnane Mokrani, primo docente musulmano a insegnare in università pontificie, e l'imam di Trieste Nader Akkad. Le giornate saranno scandite dal ritmo della preghiera, del lavoro manuale e dell'apertura all'altro. «E importante che le persone sappiano che si può anche passare per qualche ora dal nostro monastero e ascoltare semplicemente, come anche fermarsi tutta la settimana o solo qualche giorno. In ogni caso non c'è quota da pagare, ciascuno lascerà quel che può in offerta», ha specificato suor Carol. Gli ospiti si preannunciano numerosi, dall'estero e dall'Italia.

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lettere@avvenire.it

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