Germania: estrema destra e estrema sinistra sempre più vicine all'insegna di complottismo e antisemitismo Commento di Daniel Mosseri
Testata: Il Foglio Data: 18 agosto 2018 Pagina: 3 Autore: Daniel Mosseri Titolo: «Aufstehen, il Momentum della Germania, complottista e antisemita»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 18/08/2018, a pag.3, con il titolo "Aufstehen, il Momentum della Germania, complottista e antisemita" il commento di Daniel Mosseri.
Daniel Mosseri
Sahra Wagenknecht
Berlino. Cos’è nuovo e cos’è moderno? Il lancio di Aufstehen, piattaforma libera e per adesso solo online della sinistra tedesca, ci interroga sul significato delle parole. Nuovo e recente è ovviamente ciò che cronologicamente avviene mentre se ci atteniamo al vocabolario, moderno significa capace di esprimere “partecipazione diretta o interessi attuali”. In questo senso, Aufstehen – che dal tedesco è traducibile come alziamoci o tutti in piedi – coglie nel segno. La piattaforma voluta dalla leader del partito social-comunista tedesco (Die Linke), Sahra Wagenknecht, ha appena due settimane di vita e intende diventare un movimento il 4 settembre. Per adesso gira tutto online: dal sito si accede a una carrellata di brevi video di “gente comune”. Insegnanti, studenti, impiegati, artisti, immigrati, pensionati. La lista comprende un pastore evangelico e un attivista della corrente “Momentum” dei laburisti inglesi in pianta stabile a Berlino. I video sono ben fatti, accompagnati da una musica drammatica, montati da professionisti. La cittadina tedesca di origine siriana lamenta una sensazione di insicurezza, la lavoratrice edile parla della precarietà del lavoro, il britannico osserva “che la Spd ha abbandonato il suo elettorato. Oggi tuttavia la forza elettorale sta con la sinistra”, continua l’ospite inglese nella sua veste di attivista politico, “ma stiamo attenti alla campagna della stampa anche mainstream che si scatenerà contro di noi”. Per fortuna oggi ci sono i social media, “attraverso i quali possiamo fare tantissimo e si ci fossero stati anni fa Tony Blair non avrebbe trascinato la Gran Bretagna nella guerra in Iraq”. Insomma, ce n’è per tutti: dai socialdemocratici, alla comunità delle nazioni, senza dimenticare – non sia mai – chi scrive. In buona compagnia della stampa tedesca mainstream, anche il Foglio si è chiesto quale sia lo scopo di Aufstehen. Il politologo Gero Neugebauer ci vede un tentativo di fare prevalere nel campo della sinistra tedesca “una vecchia idea di antimperialismo ossessionato dalla questione palestinese e dall’antiamericanismo, rispetto agli internazionalisti concentrati sui diritti dell’uomo e favorevoli al multilateralismo”. Secondo Frau Wagenknecht e il redivivo Oskar Lafontaine, che ha sposato la leader della Linke in quarte nozze, Aufstehen dovrebbe servire a dare nuovo impulso alla sinistra tedesca in maniera trasversale. “Nessuno deve lasciare la propria organizzazione per unirsi a noi”, ha detto Wagenknecht allo Spiegel, “ma incoraggiamo soprattutto chi non è a suo agio in alcun partito”.
Il programma ufficiale sarà stilato fra due settimane ma la presenza di Lafontaine, protagonista di una serie di scontri negli anni ’90 con i vertici della Spd e poi anche con quelli del fu Pds (erede del regime della Ddr), preoccupa la dirigenza socialdemocratica. E tuttavia non è alla Spd in crisi di consensi che guarda Aufstehen ma agli elettori non inquadrati della destra dura e pura. L’analisi dei flussi elettorali dice che almeno 400 mila elettori della Linke sono passati ad Alternative für Deutschland alle elezioni di quasi un anno fa, il che spiega il successo di AfD nei Länder orientali. Ed ecco perché dalla nuova piattaforma in molti si aspettano proposte “da sinistra” per bloccare i flussi migratori. Anche la Welt ha notato che il dibatto nei forum e sui social intorno ad Aufstehen è regolarmente disseminato di commenti complottisti e apertamente antisemiti, compatibili cioè con l’armamentario ideologico di AfD. In Germania i voti si spostano dal centro alle estreme, e queste si adeguano. L’ultima iniziativa di AfD è stata organizzare negli uffici del Bundestag un seminario con i movimenti identitari e l’autore della nuova destra Philip Stein, già presente all’atto fondativo di Casa Pound, sui programmi federali per la lotta contro la propaganda dell’estrema destra. Obiettivo dichiarato: disinnescarli perché sono solo uno strumento per finanziare la sinistra.
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