Cambia il vento alla Agenzia Onu per i Diritti Umani?
Commento di Angelo Pezzana
Michelle Bachelet
La Commissione per i Diritti Umani dell’Onu UNHRC che ha sede a Ginevra è da sempre un luogo dove i 47 membri che la compongono sono noti per schierarsi in modo ossessivo contro Israele, al punto che gli Stati Uniti ne sono usciti per protesta all’inizio dell’anno. Michelle Bachelet, dopo due mandati alla presidenza del Cile, è stata eletta la scorsa settimana Alto Commissario dell’Agenzia, una nomina che ha suscitato un commento quanto mai opportuno da parte di Nikki Haley, la coraggiosa ambasciatrice Onu voluta da Donald Trump per dare un diverso indirizzo alla politica della presidenza Obama in merito alla difesa dei diritti umani.
Nikki Haley
Haley ha infatti ricordato come l’agenzia Onu non si sia mai interessata a quegli stati in cui i diritti umani vengono repressi, come Iran o Corea del Nord, un invito quindi al nuovo Commissario a non ripetere gli errori del predecessore, il giordano Zeid Ra’ad al-Hussein, che non lascia un buon ricordo dei suoi quattro anni di governo. Danny Danon, ambasciatore di Israele all’Onu ha salutato con favore il suo mancato rinnovo, ricordando come non perdeva mai una occasione per inventare accuse e menzogne contro Israele, tanto da definire Hamas un movimento preoccupato del benessere dei cittadini di Gaza.
Hillel Neuer
Anche Hillel Neuer, direttore di UN Watch, ha dichiarato che controllerà l’atteggiamento di Bachelet, dato che durante la sua presidenza del Cile sostenne stati quali Cuba, Venezuela e Nicaragua di certo non rispettosi dei diritti umani. Si schierò dalla parte di Fidel Castro e Hugo Chavez, mentre rimase in silenzio quando in Nicaragua manifestanti disarmati venivano presi a fucilate. Ecco perché sarà opportuno seguire con attenzione come si muoverà Michelle Bachelet, alla guida di UNHRC, una agenzia obamiana politicamente corretta.
Angelo Pezzana