Israele: l’esercito di difesa dallo standard moralmente più alto al mondo
Commento di Angelo Pezzana
A destra: giovani soldati dell'esercito di difesa d'Israele
Due cecchini di Hamas sono stati uccisi vicino a Beit Lahiya al confine nord della striscia di Gaza dai soldati israeliani del Battaglione Rotem. I cecchini però partecipavano a esercitazioni del comando navale di Hamas, l’obiettivo non era IDF, che aveva però reagito a un attacco poco prima, come avviene abitualmente al confine con la Striscia. IDF se ne ha assunto la responsabilità inviando un messaggio ad Hamas via Egitto, avvertendo però che nessun tipo di attacco ai soldati israeliani in difesa al confine con Gaza verrà tollerato. Aver dichiarato pubblicamente un parziale errore da parte dell’esercito conferma le moralmente severe regole di comportamento cui sono tenute le forze di difesa di Israele. Intorno a un confine, oggetto di quotidiani attacchi da parte di Hamas, non è certo una sparatoria a rappresentare un fatto insolito, Israele avrebbe potuto evitare di evidenziare l’errore.
Invece no, il rapporto del generale Herzi Halevi, al comando Sud delle forze di difesa, ha descritto con precisione quanto avvenuto. Malgrado il ‘cessate il fuoco’ , sottoscritto anche da Hamas, continuano ogni giorno i lanci incendiari contro i villaggi di confine, iniziati dallo scorso marzo con la cosiddetta ‘marcia del ritorno’ insieme all’abbondante uso di armi contro i soldati israeliani. Il conteggio delle vittime tra i palestinesi – che non manca mai nelle cronache dei nostri media – è secondo Hamas di 157, la cui responsabilità è da addebitarsi interamente ad Hamas, terroristi lanciati contro la barriera difensiva, nel tentativo di entrare in territorio israeliano per fare strage di ebrei. Che ci sia una sola vittima tra i soldati israeliani dimostra in quale conto Hamas tenga la vita dei propri cittadini, li manda al macello ben sapendo che Israele ha l’ovvio dovere di impedire che entrino. Ma le democrazie occidentali, invece di accusare Hamas di terrorismo, non solo verso Israele ma anche verso i propri cittadini, continuano a non vedere la differenza tra chi aggredisce e chi si difende. Odio verso gli ebrei, odio verso Israele. Che vergogna essere europei.
Angelo Pezzana