Gentile Deborah Fait, a proposito della vicenda di Ahed Tamimi, vorrei far presente che anche alcune agenzie arabe, hanno notato che la suddetta č uscita dal carcere piu' in carne rispetto a quando č entrata. Inoltre in carcere ha conseguito la maturita' , a differenza di tanti detenuti nei paesi arabi, per reati decisamente minori. La democrazia israeliana, la grande democrazia israeliana, penso che talvolta sia anche troppo indulgente. Credo, comunque, che questo fenomeno da baraccone, prima o poi, passera'. Shalom
Alessandra Gargaro
Gentile Alessandra,
tutti ci auguriamo che passi questa ridicola propaganda di santificazione di una ragazza che ha imparato a fare la teppista praticamente bevendo il latte materno. Purtroppo, conoscendo il potere dei palestinesi e l'assurda ammirazione di cui godono nel mondo occidentale, temo che la storia di Ahed Tamimi non finirā cosė presto. Si, in prigione si č diplomata ma questo non č stato messo in rilievo. E' ingrassata , dicono di ben 9 chili, praticamente pių di un chilo al mese che non č poco ed č la dimostrazione che "le condizioni terribili" di cui lei ha parlato non sono altro che una delle innumerevoli fakenews di Pallywood di cui papā Tamimi č uno dei principali fautori. Facciamo la differenza con Gilad Shalit, tenuto in un buco senza luce per anni, dimagrito tanto da non riuscire a reggersi in piedi. Purtroppo la societā occidentale č completamente avvelenata dalla propaganda contro Israele e dall'odio antisemita con cui non ha mai fatto i conti che non vede nč vuole vedere la veritā. E' un fenomeno da baraccone che piace tanto a chi di mestiere fa il buonista progressista.
Un cordiale shalom