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Angelo Pezzana
Israele/Analisi
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Fassino e la pantofola di Arafat
E'probabile che i palestinesi perderanno ancora una volta il treno,quello che potrebbe condurli verso uno stato e alla democrazia. Un obietttivo raggiungibile se solo alla guida venisse sostituito quel campione di terrorismo e sciagure per il proprio popolo che è Arafat. L'America l'ha capito e, con determinazione, Bush e i suoi ministri stanno lavorando di diplomazia sotterranea per raggiungere lo scopo. Chi invece si affanna a baciare la pantofola al rais è ancora e sempre la vecchia Europa. Prima uno, poi l'altro, ministri,politici,segretari di partito corrono alla corte di Arafat, convinti che aggirarsi fra quelle mura rappresenti ancora un viatico politico da usare a casa loro.



Anche il segretario della quercia si è fatto il suo bravo viaggio istruttivo in Israele/Palestina. A differenza di Ochetto (suo illustre predecessore), non avrà cercato la West Bank dove cambiare gli euro in moneta locale,confondendo il nome inglese della Cisgiordania con quello di una banca. No, Fassino il viaggio deve averlo preparato con cura, e non confonderà la Cisgiordania con una banca locale.Ma, anche ammaestrato dai suoi consiglieri, il vizio non l'ha perduto del tutto. In una intervista esclusiva all'Unità, uno dei giornali che più si distingue nel cantare un giorno si e l'altro pure le lodi del "valoroso popolo palestinese" e le cattiverie dei "perfidi israeliani", Fassino riconsacra nel suo ruolo di leader il povero Arafat. Crede a tutto quello che sente,si beve persino quella del ritorno dei rifugiati dopo la guerra di indipendenza del 1948 che Arafat gli presenta come condizione sine qua non. Fassino gli crede persino quando fa confusione con i numeri, e confonde quattro milioni con quattrocentomila, così pochi sarebbero diventati i palestinesi con il diritto al ritorno. "Non lasciatemi solo con il terrorismo", recita patetico il titolo dell'articolo, e viene da chiedersi se il riferimento è davvero ad Arafat, dato e non smentito che la centrale del terrorismo passa attraverso di lui e le sue organizzazioni. Persino la timida curiosità di Fassino sul perchè sono saltati gli accordi di Camp David viene soddisfatta con delle spiegazioni grossolanamente false, "fu colpa di Israele che voleva la sovranità sulla parte inferiore della spianata delle moschee"! afferma Arafat. Ogni parola viene bevuta senza la minima obiezione. Strabiliante poi l'affermazione "Io ho condannato con la massima decisione tutti gli attacchi contro i civili, siano essi palestinesi o israeliani. Perchè anche noi palestinesi siamo esseri umani". Ci sarebbe da stropicciarsi gli occhi dal non credere. Ma Fassino ci crede, ignorando le infinite volte che Arafat ha annunciato le marce dei "martiri" imbottiti di esplosivo alla volta di Gerusalemme. Certo, Fassino è preoccupato, perchè vuole trovare il bandolo della matassa. "Cosa può fare l'Europa per aiutarvi ? ",chiede riconfermando ancora una volta l'immagine dei palestinesi=vittime bisognose di aiuto. "Premere sugli israeliani perchè si ritirino dai territori" risponde svelto il rais. Rimarrà deluso chi si aspettava un qualche minimo accenno da parte di Fassino alla minaccia del terrorismo che insanguina Israele. Nessuna domanda,vostro onore. Chissà con chi ne avrà parlato di terrorismo. Forse con gli israeliani,sui quali avrà riversato parole di sentite condoglianze per i morti ammazzati. Quel che vien fuori dall'intervista esclude in ogni caso che l'argomento sia stato oggetto di critica in casa palestinese da parte del segretario della quercia. Così come non ha suscitato il minimo interesse l'enorme protesta che in campo palestinese si sta levando contro la corruzione dell'attuale classe dirigente, Arafat compreso. Anche lì, nessuna domanda. Certo che se Fassino,per conoscere quanto avviene in Israele/Palestina si informa solo sull'Unità sta fresco. Sarà anche il giornale del suo partito, ma una curiosità a così bassi livelli va aiutata a riprendersi. Perchè Fassino non legge il suo giornale attraverso l'occhio critico di www.informazionecorretta.com ? Ci troverà tutti i giorni,insieme a tanti altri giornali, anche l'Unità, vista con attenzione critica, senza condiscendenza. Chissà che magari non gli vengano in mente quelle domande che non ha saputo o voluto porre ad Arafat.

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