Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 27/07/2018, a pag.3, con il titolo "Duro colpo alla tregua nella Striscia di Gaza" la velina semi quotidiana, almeno nella titolazione, che non aiuta certo a capire chi è che sta dando duri colpi alla tregua. Tutti sanno l'importanza della titolazione, che viene sempre letta, mentre non si può dire altrettanto del testo.
Il cugino del foglio vaticano, il Manifesto, supera oggi l'OR in quanto a titolo. Lo reprendiamo - senza il pezzo di Michele Giorgio - a fondo pagina. Meriterebbe l'Oscar delle Fake News.
Ecco il pezzo dall'OR:
WASHINGTON, 26. Nuova impennata di tensione al confine tra Israele e la striscia di Gaza: nove tra razzi e proiettili di mortaio sono stati lanciati nella notte dal territorio palestinese verso località israeliane. Lo ha comunicato l'esercito dello stato ebraico secondo il quale un razzo è stato intercettato dal sistema di difesa Iron Dome mentre gli altri sono caduti in aree non abitate. Anche se non si sono registrate né vittime, né danni, i razzi hanno assestato un altro duro colpo alla fragile tregua tra Israele e Hamas raggiunta sabato scorso grazie alla mediazione dell'Egitto. Le autorità israeliane temono in particolare la giornata di domani, venerdì, per la quale sono in programma manifestazioni di Hamas nell'ambito della Marcia del ritorno, come ormai avviene regolarmente da diversi mesi. Anche ieri sono stati registrati scontri dopo l'agguato teso da cecchini palestinesi a un'unità del genio israeliano, nello stesso punto dove venerdì scorso un soldato israeliano era stato colpito a morte da un tiratore di Hamas. I cecchini sono riusciti a ferire un soldato. La reazione israeliana è stata immediata con il bombardamento di postazioni di Hamas lungo l'intero confine: da Beit Lahya a nord, a El Bureij e Maghazi nella zona centrale, fino a Kerem Shalom, più a sud. Fonti mediche di Gaza hanno riferito che nell'attacco israeliano tre miliziani di Hamas sono rimasti uccisi, e diversi altri feriti. Nel frattempo, l'ala militare di Hamas ha annunciato di aver alzato il livello di allarme. Le brigate Ezzeddin Al Qassam — citate dai media — hanno fatto appello «alle altre ali militari» palestinesi della Striscia chiedendo di «agire nello stesso modo e di alzare l'allarme al livello più alto». Israele — sostengono le brigate — «pagherà un alto prezzo di sangue per i suoi crimini contro il popolo palestinese».
Per finire, mai perdere un'occasione per ridere, eccola:
ISRAELE minaccia GAZA, HAMAS in allerta
Titolo del Manifesto a pag 8, neanche l'Unità era mai arrivata a un livello simile
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